Dopo gli incidenti che hanno caratterizzato l’anno scorso e che hanno coinvolto numerosi studenti impegnati nell’alternanza scuola lavoro, arriva la riforma inserita all’interno del decreto Lavoro varato il 1° maggio. Ecco cosa cambierà nei prossimi mesi.
Alternanza scuola-lavoro: arriva la riforma
La sicurezza dei percorsi di formazione e avviamento all’impiego previsti nell’alternanza scuola-lavoro è un elemento importante e troppe volte messo a rischio, nonostante vi siano norme che dovrebbero tutelare gli studenti. Proprio in seguito alla morte e in alcuni casi meno gravi, infortuni si è sentita l’esigenza di provvedere a una riforma dell’istituto.
Il ministro dell’Istruzione, Valditara, ha spiegato la riforma mira rafforzamento delle esperienze “on the job” ed è frutto dell’ascolto dei soggetti coinvolti e in particolare sindacati, stakeholder, imprese e vari componenti del mondo della scuola. Il nuovo protocollo di sicurezza entrerà in vigore nel prossimo anno scolastico 2023-2024.
Nuovi obblighi per le imprese impegnate nell’alternanza scuola-lavoro
La prima cosa da sottolineare è che le imprese che vogliono ospitare i ragazzi dell’alternanza scuola lavoro, compresi quelli impegnati nei PCTO (Percorsi trasversali per l’orientamento) dovranno redigere un nuovo documento di valutazione dei rischi con indicazione dei dispositivi di sicurezza da utilizzare.
Il documento deve essere pertinente con i reali rischi caratteristici di una determinata tipologia di mansioni in un determinato ambito lavorativo. Nel nuovo documento vi dovrà essere una sezione specifica per la prevenzione ed i dispositivi di protezione dedicati agli studenti. Tale sezione dovrà essere integrata alla Convenzione stipulata tra scuola e impresa. Con il decreto adottato il 1° maggio si rafforza il Registro per l’alternanza scuola-lavoro presso le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, con l’inserimento di ulteriori requisiti che devono possedere le imprese ospitanti.
Gli obblighi delle scuole
La sicurezza sul lavoro dovrà inoltre essere trattata anche nell’ambito delle lezioni di educazione civica.
L’esperienza lavorativa dovrà essere inerente al percorso di studi, proprio per questo il piano di formazione e il PCTO devono essere compatibili/coerenti. Ci sarà inoltre il monitoraggio delle attività di Pcto e dovrà essere emanato un decreto ministeriale con le linee guida per il Pcto.
Anche se è triste pensare che vi debba essere una previsione simile, è stato istituito un fondo con 10 milioni di euro per il 202e e 3 milioni di euro per il 2024 da utilizzare per l’indennizzo delle famiglie degli studenti vittime di incidenti durante l’attività di alternanza scuola-lavoro.
Leggi anche: Alternanza Scuola- Lavoro: come possono registrarsi le aziende