Negli ultimi mesi si sono susseguite le norme riguardanti i bonus edilizi e nonostante molti ritengano che il Superbonus non esista più in realtà non è così, ecco quali agevolazioni fiscali si possono ottenere per le ristrutturazioni edilizie.
Superbonus: è ancora in vigore anche se con cambiamenti
Per realizzare lavori edilizi ci sono ancora numerose opportunità, infatti il Superbonus non ha cessato di esistere, semplicemente sono cambiate alcune condizioni per poterne usufruire.
Resta la possibilità di accedere a detrazioni fino al 90% degli importi, non si potrà optare per la cessione del credito e lo sconto in fattura, ma resta la possibilità di detrazione dalla imposte per un periodo massimo di 10 anni. Per ottenere il 90% è necessario che dai lavori derivi il recupero di almeno due classi energetiche e che siano eseguiti i lavori trainanti.
Ricordiamo che il Superbonus può essere un buon aiuto per raggiungere gli obiettivi fissati dalla direttiva case Green.
Leggi anche: Direttiva case green: ecco chi dovrà ristrutturare casa nei prossimi anni
Ecobonus: ecco quanto si può ottenere con i bonus edilizi
Nel caso in cui dai lavori di ristrutturazione non dovesse derivare il recupero di due classi energetiche vi sono comunque altre possibilità da sfruttare i bonus edilizi sebbene con agevolazioni ridotte. La prima detrazione fruibile è l’Ecobonus. In questo caso in base alla tipologia di lavoro la percentuale di detrazione da sfruttare varia dal 65% al 50%. Anche in questo caso i lavori devono essere finalizzati all’efficientamento energetico.
Ad esempio per la realizzazione del cappotto termico si può ottenere una detrazione del 65%. Per la sostituzione degli infissi con modelli che assicurino un maggiore isolamento termico e per l’installazione di una pompa di calore si può ottenere il 50%. Trattandosi di lavori che devono avere la finalità di migliorare le prestazioni energetiche, entro 90 giorni dal completamento degli stessi deve essere inviata la comunicazione all’Enea. La trasmissione dei documenti avviene online e deve contenere l’asseverazione di un tecnico abilitato che deve certificare i lavori eseguiti.
Bonus sicurezza e bonus ristrutturazioni: differenze
Chi vuole semplicemente aumentare la sicurezza del proprio edificio, può invece optare per il Bonus Sicurezza. Si applica per la sostituzione degli infissi con modelli con vetro antisfondamento, installazione di portoni blindati, sistemi di videosorveglianza, allarme, grate di sicurezza e tutto ciò che può servire a diminuire il rischio di intrusioni. In questo caso la detrazione massima è al 50% con tetto massimo di spesa di 90.000 euro. La detrazione si può ottenere in 10 rate costanti di uguale importo.
Leggi anche: Bonus sicurezza 2023, rinnovato e richiedibile fino al 2024
Infine, resta la possibilità di avvalersi delle detrazioni fiscali con il Bonus ristrutturazioni. In questo caso non vi sono vincoli inerenti i lavori da eseguire, insomma non devono essere finalizzati a migliorare le prestazioni termiche o la sicurezza. Il limite massimo di spesa che può fruire delle detrazioni fiscali è di 96.000 euro, mentre la detrazione è al 50% sempre fruibile in 10 anni.