Sostituzione di caldaie e installazione pannelli solari potrebbe essere a breve un obbligo per tutti gli edifici, ecco le nuove raccomandazioni dall’Unione.
Sostituzione caldaie e installazione pannelli, le idee dell’Unione Europea
Se c’è una cosa che la guerra nel cuore dell’Europa ha messo in evidenza è stata la totale dipendenza del gas russo. Ma proprio questo evento ha spinto l’Unione Europea ad attuare delle politiche volte a sganciarsi da tale meccanismo. Così si punta sempre di più al green e alla produzione di energia solare da fonti rinnovabili. In questo quadro il fotovoltaico e le nuove normative sulla casa green stanno mettendo in guardia tutti i proprietari di immobili.
In particolare nel mese di marzo è stata approvata una normativa che impone l’obbligo di avere edifici più efficienti. Lo scopo è quello di spingere verso l’ottenimento di edifici a zero emissioni. In particolare le scadenze da seguire sembrano essere le seguenti:
- nuove costruzioni pubbliche, a zero emissioni entro il 2026;
- immobili residenziali in ristrutturazione, dovranno avere tecnologie solari entro il 2032;
- edifici non residenziali e pubblici: classe E/F entro il 2027 e D entro il 2030;
- edifici residenziali in classe E entro il 2030 e D entro il 2033;
- nuovi edifici ad emissione zero e dotati di tecnologie solari entro il 2028.
Sostituzione caldaie e installazione pannelli, le regole per questi ultimi
Le raccomandazioni europee sono uguali in tutti i Paesi europei. E sono rivolte anche a raddoppiare la capacità fotovoltaica nei nostri tetti. Un progetto a tappe che prevede i seguenti step:
- entro il 2026 dovranno avere i pannelli solari tutti i nuovi edifici commerciali e pubblici con area utile maggiore di 250 metri quadrati;
- entro il 2027 l’obbligo sarà previsto anche per gli edifici già esistenti della stessa tipologia;
- dal 2029 l’obbligo di installazione dei pannelli solari dovrà riguardare tutti i nuovi edifici residenziali.
Si parte quindi dai pannelli solari che devono essere istallati sui tetti degli edifici pubblici e commerciali. Questo permette già agli edifici pubblici di godere della propria energia prodotta, facendo risparmiare anche sulle casse dello Stato. Infine l’Unione Europea ha anche presentato una raccomandazione per ridurre i tempi delle autorizzazioni. Dovranno arrivare entro un anno dalla richiesta, e non i lunghi anni previsti.
La sostituzione delle caldaie a gas
Sempre nell’ottica del miglioramento dell’efficienza energetica l’Unione europea consiglia la sostituzione delle caldaie a gas. Meglio caldaie a condensazione o soluzioni con combustibile green. Come vuole la direttiva approvata a marzo 2023 i passaggi previsti per la ristrutturazione delle case sono i seguenti:
- entro il 2030 tutti gli edifici residenziali dovranno raggiungere almeno la classe energetica E;
- entro il 2033 la classe energetica da raggiungere dovrà essere la D;
- ed entro il 2040 si dovrà raggiungere un livello tale da garantire un parco immobiliare a zero emissioni entro il 2050.
Tuttavia si ricorda che però saranno esonerati dal nuovo obbligo di ristrutturazione edilizia per le seguenti tipologie di immobili:
- di pregio artistico;
- riconosciuti meriti storico-architettonici;
- di culto;
- seconde case.
Infine non si esclude la possibilità che il Governo Meloni possa mettere in atto una serie di azioni volte ad aiutare i cittadini a ristrutturare i propri appartamenti o magari rispettare le raccomandazioni dell’Unione Europea