Riapertura cessione del credito, tutti gli istituti pronti a concederla

Chi acquista i crediti deteriorati

Riapertura cessione del credito è sempre più una realtà per smaltire i 19 milioni di crediti incagliati dovuti al superbonus ed ai vari bonus sull’edilizia.

Riapertura cessione del credito, la piattaforma Enel X

Sempre più possibilità di apertura per la cessione del credito, liberando così i 19milioni di crediti incagliati a causa del superbonus e gli altri bonus edilizi. Ma la novità più importante riguarda la piattaforma Enel X. Si tratta di una piattaforma con licenzia bancaria in cui è possibile acquistare i crediti fiscali, certi, liquidi ed esigibili da un primo cessionario. E che faccia ponte per cedere nuovamente i crediti a terzi soggetti.

La piattaforma dovrebbe essere operativa da giugno 2023 e gestita da enti finanziatori. Inoltre la piattaforma Enel X dovrebbe emettere obbligazioni per comprare i crediti che poi venderà alle imprese che in questo modo potranno comprare tasse e contributi.  Insomma ancora non ci sono altri dettagli in merito, quindi presto dovrebbero essere pubblicate le linee guida di funzionamento.

Riapertura cessione del credito, gli istituti pronti

Nel frattempo sono tanti gli istituti di credito che stanno dando la loro disponibilità alla riapertura delle cessioni del credito. Ad esempio, dopo l’annuncio di Unicredit, prima banca ad accettare i crediti edilizi, anche Poste italiane si dicono pronte a riaprire alla cessione del credito.

A parlare è Giuseppe Lasco, codirettore generale di Poste Italiane che dalle pagine del Sole24Ore afferma: “Siamo assolutamente pronti per ripartire, laddove ci sia una condivisione, anche con il Governo, perché anche alla luce delle ultime disposizioni del governo la nostra attività è diretta ai privati, alle famiglie”. Sembra quindi parlare a cessioni di credito di piccolo taglio. Poste italiane è tra l’altro impegnata anche nella promozione di nuovi prodotti finanziari.

Tra chi parte e chi tentenna

Cassa Depositi e Prestiti è invece in attesa della “piattaforma ponte” proposta negli scorsi giorni dallo stesso Governo. “Per il momento non siamo direttamente coinvolti in nessuna iniziativa, ma se ce n’è una di sistema che può dare una mano alla ripresa del Paese siamo disponibili a valutarla con serenità e obiettività”, ha sottolineato Dario Scannapieco, Amministratore Delegato di Cdp.

Inoltre cnche Banco Bpm e Crèdit Agricole sembrano aver dato il loro parere favorevole. Mentre Intesa Sanpaolo ha sottoscritto con l’Università Luiss Guido Carli un accordo per la recessione dei crediti fiscali legati ai Bonus Edilizi e al Superbonus per un valore fiscale pari a 60 milioni di euro. Che sia finalmente arrivato di bloccare la situazione dei crediti edilizi? Non resta che aspettare le nuove indicazioni.

 

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