La revoca della cedolare secca nei contratti di locazione ad uso abitativo è possibile. Ecco cosa dice la legge in merito alla revoca e quando e come è possibile farlo.
Revoca della cedolare secca, che cos’è?
Quando si redige un contratto di locazione le parti possono scegliere diversi tipi di contratto normali, a canone concordato o con la semplice cedolare secca. Quest’ultima è un regime facoltativo che si sostanzia nel pagamento di un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali. Per i contratti sotto cedolare secca non andranno pagate l’imposta di registro e l’imposta di bollo dovute per le registrazioni, risoluzioni e proroghe dei contratti di locazione. Tuttavia la cedolare secca non sostituisce l’imposta di registro per la cessione del contratti di locazione.
L’opzione comporta l’applicazione delle regole della cedolare secca per l’intero periodo di durata del contratto (o della proroga) o, nei casi in cui l’opzione sia esercitata nelle annualità successive alla prima, per il residuo periodo di durata del contratto. In ogni caso quando si rinnova o proroga un contratto occorre anche fare la stessa cosa con l’opzione di cedolare secca.
Cedolare secca, quando si può revocare?
La locazione di un immobile prevede la redazione di un contratto e a volte ci sono alcuni problemi da risolvere. “Buongiorno sono la Sig.ra V. e ho sottoscritto un contratto di locazione in regime di cedolare secca per l’affitto di un immobile di mia proprietà a Catania. Purtroppo a seguito del cambiamento delle mie condizioni economiche, familiari e di salute, il mio commercialista mi ha fatto notare che non mi conviene più. La cosa migliore sarebbe passare ad un regime ordinario di contratto di locazione, cosa posso fare? Come lo comunico all’inquilino con cui ho un ottimo rapporto?”- ci chiede una lettrice.
E’ un diritto del locatore poter cambiare la sua volontà ed provvedere alla revoca dell’opzione. La revoca deve essere effettuata entro 30 giorni dalla scadenza dell’annualità precedente e comporta il versamento dell’imposta di registro, eventualmente dovuta. La comunicazione della revoca deve essere fatta anche all’inquilino, attraverso una raccomandata con ricevuta di ritorno. La conferma dell’opzione deve essere effettuata nel termine previsto per il versamento dell’imposta di registro, cioè entro 30 giorni dalla scadenza del contratto o di una precedente proroga.
Come effettuare la revoca dell’opzione
Alcuni casi specifici legati alla revoca dell’opzione. In caso di proroga del contratto, è necessario confermare l’opzione della cedolare secca contestualmente alla comunicazione di proroga. In caso di risoluzione del contratto, l’imposta di registro non è dovuta se tutti i locatori hanno optato per il regime della cedolare secca. Tuttavia, è necessario comunicare la risoluzione anticipata presentando all’ufficio dove è stato registrato il contratto il modello RLI debitamente compilato. Infine il modello va presentato all’agenzia delle entrate in modalità telematica, tramite un intermediario abilitato o direttamente dagli interessati.