Fotovoltaico, gli impianti rubano terreno alle colture, è bufera

Il fotovoltaico è sempre più il tema portante dell’economia. Le grandi multinazionali investono sui terreni, ma non si pensa agli effetti sull’agricoltura.

Fotovoltaico, le “allettanti” offerte economiche

Installare impianti fotovoltaici sembra essere diventata ovunque una priorità. Sui tetti delle case, nei tetti dei parcheggi, sui terreni, nelle panchine e pannelli da balcone, ovunque potrebbe diventare idoneo al fotovoltaico. E così sono sempre più numerose le “allettanti” offerte economiche che vengono proposte da multinazionali che vogliono affittare o comprare terreni agricoli.

Così molti proprietari terrieri stanno vendendo o affittando i propri terreni in cambio di una rendita. Le multinazionali istallano impianti fotovoltaici a terra per la produzione di energia green e guadagnare dalla sua vendita. Regioni come la Sicilia, a vocazione agricola, potrebbe diventare un’unica distesa blu e nera. Addio quindi al verde dei terreni agricoli coltivati o lasciati incolti per premettere agli animali di pascolare.

Fotovoltaico le rendite e le perdite

Un impianto fotovoltaico su terreno agricolo o industriale, con pannelli solari istallati a terra, può garantire una rendita annuale fino a 2000/4000 euro per ettaro. Questo spiega perché molti proprietari terreni e agricoltori stanno lasciando le terre a favore di questo tipo di attività. Quindi a fronte di guadagni “Green” per qualcuno, c’è anche chi registra delle perdite. Diminuendo lo spazio dedito alle colture, aumentano le perdite del settore. Uno degli effetti, che pochi stanno considerando, è che a risentirne saranno le colture, ma anche i prezzi dei prodotti.

Facendo due conti in questo momento in Italia, tra inflazione, clima torrido, se togliamo anche i terreni su cui coltivare, i prezzi dei prodotti agricoli potrebbero arrivare alle stelle. Quindi sui mercati, compreso la grande distribuzione, i prezzi di frutta e verdura potrebbero risentire anche di questo fattore. Come se non bastasse, se ci sono gli impianti a terra, dove potrebbero pascolare gli animali? Forse è meglio pensare anche a questi aspetti, oltre che al green.

Impianti a terra, sui tetti o eolico

Anche perché spesso nei grandi latifondi ci sono già dei capannoni adibiti alla raccolta, lavorazione o distribuzione dei prodotti che derivano dall’agricoltura o dall’allevamento. Ora, sarebbe più opportuno usare questi tetti e lasciare liberi i terreni. Ma dal punto di vista economico, gli impianti a terra sono molti più facili da gestire, anche in termini di costi e rendita. Ecco perché i terreni sono sempre più richiesti a discapito dell’agricoltura e dell’allevamento più impegnativi

Stessa cosa sta anche succedendo per il settore eolico. Sono tanti infatti i pali eolici che piano piano vengono istallati per produrre energia pulita. In Italia, la Sardegna è simbolo di questo evento, dove l’apertura all’eolico e gli accordi commerciali potrebbero trasformare la bellissima isola in un ammasso di pale eoliche, al costo di perdere le meraviglie di quella terra.

Informazioni su Francesca Cavaleri 1666 Articoli
Nella vita sono una piccola imprenditrice nel settore immobiliare. Ho una laurea con specializzazione in Economia e direzione aziendale, ottenuta presso la facoltà di Catania con il massimo dei voti. Mi piace scrivere articoli online, per questo ho avviato da circa 4 anni vari progetti portati a termine con successo. Il saper comunicare credo che sia un'arma vincente. Amo la mia terra, il sole, il mare, la mia famiglia e gli animali. La vita è troppo breve pertanto cerco di viverla nel migliore dei modi.