Il reddito di cittadinanza è stato un bersaglio fin dalla campagna elettorale e dal momento in cui si è insediato il Governo ci sono state già diverse proposte volte a ridurre gli importi, la platea del beneficiari e a rivedere completamente questa misura contrastata anche da una larga parte dei cittadini italiani. La nuova proposta prevede la sostituzione del reddito di cittadinanza con due nuove misure: Gil (Garanzia per l’Inclusione Lavorativa) e Gal (Garanzia per l’Attivazione Lavorativa), ma cosa cambia nel concreto?
Dal reddito di cittadinanza alla Gil ( Garanzia per l’inclusione lavorativa)
Nei mesi scorsi si era parlato della sostituzione del reddito di cittadinanza con la Mia ( Misura di inclusione attiva), destinata a famiglie con portatori di handicap e minori e a disabili. La Mia in teoria doveva essere corrisposta agli altri soggetti in misura ridotta e soprattutto per pochi mesi.
Ora la nuova proposta prevede due misure distinte. La Gil ( Garanzia per l’inclusione lavorativa) dovrebbe essere destinata a famiglie in cui non sono presenti soggetti occupabili, quindi nuclei formati da minori, persone con più di 60 anni, disabili. L’assegno corrisposto a tali soggetti ha la durata di 18 mesi, ma alla scadenza può essere rinnovato di ulteriori 12 mesi, previo però un mese di sospensione della misura.
L’assegno per una persona sola dovrebbe essere di 500 euro a cui si sommano ulteriori 280 euro per l’affitto, non si provvede all’erogazione di questa somma nel caso in cui non sia effettivamente stipulato un contratto di affitto.
Dal Reddito di cittadinanza alla Gal ( Garanzia per l’attivazione lavorativa)
La Gal ( Garanzia per l’attivazione lavorativa) invece è destinata a persone occupabili. In questo caso le misure messe in campo mirano non semplicemente a dare un aiuto per far fronte alle spese necessarie, ma è una presa in carico globale che mira all’effettiva collocazione della persona nel mondo del lavoro anche attraverso attività di formazione volte a dare competenze immediatamente spendibili nel mondo del lavoro.
In questo caso il sussidio può essere percepito solo per 12 mesi, inoltre non è possibile il rinnovo. Per la Gal non si prevede neanche la copertura dei costi dell’affitto. L’importo è molto ridotto, infatti, si possono percepire massimo 350 euro al mese. In caso di coppia, l’importo è aumentato di 175 euro al mese, non sono previsti ulteriori aumenti in presenza di figli.
Siccome le nuove norme dovrebbero entrare in vigore dal 1° gennaio 2024, mentre in base alle norme ora in vigore il reddito di cittadinanza dovrebbe terminare ad agosto, la bozza prevede che per i mesi da settembre a dicembre 2023, i percettori di reddito di cittadinanza possano ricevere la Prestazione di Accompagnamento al Lavoro (Pal). Si tratta di un assegno di 350 euro al mese.