Trovare un lavoro è quello in cui sperano molte persone, ma potrebbe diventare realtà grazie al nuovo programma garanzia lavoro, detto appunto Gol.
Trovare un lavoro, la nuova idee per l’occupazione
Uno dei motivi principali per cui il reddito di cittadinanza ha fallito è senza dubbio non essere stato in grado di creare occupazione. Il nuovo Governo Meloni ha pensato pertanto di cancellarlo e sostituirlo, almeno nelle previsioni, con la Mia la nuova misura di inclusione prevedendo un piano a favore dell’occupazione. Il programma Gol è un’azione di riforma prevista dal Piano nazionale di ripresa e resilienza dell’Italia per riqualificare i servizi di politica attiva del lavoro.
Inoltre la sua attuazione è connessa al Piano di potenziamento dei centri per l’impiego e il piano nazionale nuove competenze, per cercare di aumentare il numero degli occupati, diminuendo sempre più i percettori del reddito di cittadinanza o della Mia. Trasformando così le uscite del bilancio statale, in entrate, attraverso il pagamento delle tasse di coloro che hanno trovato un equo posto di lavoro e possono mantenere se e la propria famiglia.
Trovare un lavoro, a chi si rivolge il programma
Anpal svolge un ruolo di coordinamento di Gol, di cui è titolare il Ministero del lavoro. Il suo scopo è quello di monitorare il programma e vigilare sull’attuazione degli interventi da parte delle Regioni. Possono aderire al programma Garanzia di occupabilità dei lavoratori, le seguenti persone:
- beneficiari di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro, si tratta dei lavoratori per i quali è prevista una riduzione superiore al 50 per cento dell’orario di lavoro, calcolato in un periodo di 12 mesi;
- beneficiari di ammortizzatori sociali in assenza di rapporto di lavoro, disoccupati percettori di Naspi o Dis-Coll;
- percettori del reddito di cittadinanza;
- disoccupati senza sostegno, disoccupati da almeno 6 mesi, altri lavoratori con minori opportunità occupazionali (giovani e donne, anche non in condizioni fragilità), lavoratori autonomi che cessano l’attività o con redditi molto bassi;
- lavoratori fragili o vulnerabili;
- lavoratori con redditi molto bassi
Il gol, cinque percorsi differenti
Il gol si basa su cinque percorsi quattro singoli ed uno di gruppo. Ecco come sono indicati i cinque percorsi dall’Anpal:
- Reinserimento lavorativo: per le persone più vicine al mercato del lavoro, servizi di orientamento e intermediazione per l’accompagnamento al lavoro;
- Aggiornamento (upskilling): per lavoratrici e lavoratori più lontani dal mercato. Ma comunque con competenze spendibili, interventi formativi prevalentemente di breve durata e dal contenuto professionalizzante
- Riqualificazione (reskilling): per lavoratrici e lavoratori lontani dal mercato e competenze non adeguate ai fabbisogni richiesti, formazione professionalizzante più approfondita, generalmente caratterizzata da un innalzamento dei livelli di qualificazione/Eqf rispetto al livello di istruzione
- Lavoro e inclusione: nei casi di bisogni complessi. Cioè in presenza di ostacoli e barriere che vanno oltre la dimensione lavorativa, oltre ai servizi precedenti si prevede l’attivazione della rete dei servizi territoriali;
- Ricollocazione collettiva: valutazione delle chanches occupazionali sulla base della specifica situazione aziendale di crisi, della professionalità dei lavoratori coinvolti e del contesto territoriale di riferimento per individuare soluzioni idonee all’insieme dei lavoratori stessi