Salario minimo o contrattazione collettiva, cos’è meglio per i lavoratori?

Salario minimo o contrattazione collettiva è quello che si chiedono i lavoratori di tutta Italia. Cerchiamo di capire qual’è la soluzione migliore.

Salario minimo o contrattazione collettiva, è sconto politico?

I lavoratori d’Italia devono essere tutelati e magari i loro stipendi aumentati, visto il caro-vita. Tra l’inflazione alta, i costi dovuti al caro energia, per le famiglie è sempre più difficile andare avanti fino a fine mese. In questo momento se la sinistra del nostro Parlamento spinge verso il salario minimo, il centro destra al Governo punta verso una contrattazione collettiva efficace. Ma per chiarire cosa sia meglio, è opportuno riflettere su alcune cose.

Il salario minimo secondo l’Organizzazione internazionale del lavoro è l’ammontare di retribuzione minima che per legge un lavoratore riceve per il lavoro prestato in un determinato lasso di tempo,  e che non può essere ridotto da accordi collettivi o contratti privati. In Italia non esiste una legge che introduca il salario minimo. Quindi l’introduzione potrebbe decretare illegittimi tutti i contratti che non rispettano questo importo.

Salario minimo e contrattazione collettiva, su cosa punta il Governo?

Nell’ordinamento italiano non esiste un livello minimo di retribuzione fissato per legge, ma l’articolo 36 della Costituzione riconosce il diritto, per il lavoratore, ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla propria famiglia

Il Governo Meloni sembra puntare più verso una contrattazione collettiva efficace. Il contratto collettivo riceve forza di legge, vincolante per tutti i datori e prestatori di lavoro sottoscriventi. L’accordo si estende anche a quanti, datori e lavoratori, risultino non iscritti alle associazioni firmataria o ad alcuna forma di rappresentanza. Il Governo sta puntando su questo, perché pensa di poter ottenere di più, non solo dai salari ma anche da tutti gli elementi legati al mondo del lavoro.

Il Duello Meloni vs Schlein sul tema

La nuova segretaria del Partito Democratico, Schlerin ha interrogato il Governo sull’introduzione del salario minimo, elemento su cui si fonda la loro ideologia. Ma la Presidente Meloni ha così risposto: “Il governo italiano deve fare quello che può per aiutare i lavoratori. L’obiettivo è aumentare i salari dei lavoratori, retribuzioni adeguate al lavoro svolto”. Ma come dovrebbe fare il governo per raggiunger l’obiettivo?

La risposta sul tema è chiara. Il salario minimo legale può essere non un parametro aggiuntivo delle tutele, ma un parametro sostitutivo. E nel nostro sistema un parametro di questo tipo, potrebbe portare a situazioni peggiori. E’ più efficace estendere la contrattazione collettiva a tutti i settori, soprattutto a quelli in cui non esiste e tagliare le tasse sul lavoro per le imprese che devono assumere e diminuire le detrazioni sui lavoratori. Infine occorre lavorare per combattere le differenze e le discriminazioni sul lavoro per permettere a questo Paese di migliorare.

Informazioni su Francesca Cavaleri 1642 Articoli
Nella vita sono una piccola imprenditrice nel settore immobiliare. Ho una laurea con specializzazione in Economia e direzione aziendale, ottenuta presso la facoltà di Catania con il massimo dei voti. Mi piace scrivere articoli online, per questo ho avviato da circa 4 anni vari progetti portati a termine con successo. Il saper comunicare credo che sia un'arma vincente. Amo la mia terra, il sole, il mare, la mia famiglia e gli animali. La vita è troppo breve pertanto cerco di viverla nel migliore dei modi.