Il quoziente familiare è la vera novità che riguarda il sistema fiscale e che prende in considerazione degli aspetti specifici all’interno del nucleo familiare
Il quoziente familiare, che cos’è?
Le famiglie sono sempre più bersagliate dalle tasse, dall’inflazione e ogni mese sembra essere sempre più difficile arrivare a fine mese. Soprattutto coloro che hanno redditi bassi spesso hanno bisogno di aiuti concreti per mantenere le proprie famiglie. Così il governo Meloni ha pensato al quoziente familiare, per cercare di mettere mano ad una riforma fiscale italiana che si rivolge a un sistema francese. I cittadini sono ad oggi chiamati a concorrere alle spese pubbliche in modo proporzionale alla capacità contributiva, e questo ad oggi non dovrebbe cambiare.
Il quoziente familiare è un indicatore che si ottiene dal risultato della divisione del reddito complessivo del nucleo familiare per il numero dei suoi componenti. Quindi rispetto all’Isee, il quoziente familiare tiene conto solo dei redditi della famiglia e non anche la composizione del suo patrimonio. L’Isee infatti tiene conto del valore degli immobili, delle giacenze medie e anche delle automobili in possesso. Tuttavia ad oggi il quoziente familiare non ha sostituito l’Isee e non è chiaro se lo manderà in pensione, oppure sarà semplicemente affiancato.
Come si calcola il quoziente familiare?
Per capire come si calcola il quoziente familiare è meglio procedere con un semplice esempio. Prendiamo come punto di partenza, la composizione di un famiglia media italiana composta da due genitori ed un bambino. Il coefficiente sarà di 2.5 dato dalla somma tra i due coniugi (un punto per uno) e 0,5 per il figlio a carico. Se il reddito complessivo di tutta la famiglia è pari a 30 mila euro, il calcolo dovrebbe farsi in questo modo.
Togliere il 10% della sommatoria dei redditi, quindi 30×10/100= 3. Pertanto si passa da 30 mila euro a 27 mila euro. Questo valore deve essere diviso per 2,5 ottenendo un importo di 10.800 euro. A questo punto si applica l’aliquota IRPEF relativa al pagamento delle imposte. Ecco che si verifica una delle promesse della campagna elettorale. Il quoziente familiare converrà sempre di più al crescere del numero dei componenti il nucleo familiare. Mentre potrebbe svantaggiare i single proprio perché in questo caso la divisione sarà fatta per 1.
Altre precisazioni su questo nuovo metodo di calcolo
Secondo questo nuovo calcolo abbiamo detto che le famiglie più numerose sono le più favorite. Ma in fondo è anche giusto, perché se a percepire il reddito è solo il capofamiglia, le spese mensili per andare avanti sono maggiori quando ci sono più figli, rispetto a chi invece vive da solo. Se una persona percepisce mille euro, un conto è che questo importo li gode una sola persona, invece se la stessa persona ha dei figli a carico diventa davvero più difficile spartire per tutti la stessa somma.
Non solo, il quoziente supera anche uno dei vincoli dell’Isee. Non considera l’aspetto patrimoniale – terreni, fabbricati, giacenze medie, saldi, Buoni Fruttiferi, investimenti – come l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente andando a sostenere maggiormente autonomi, professionisti e imprese. Alcune delle molte categorie, che tra l’altro in questi ultimi anni hanno fortemente subito le conseguente delle restrizioni da Covid-19 e quelle della crisi economica che ne è derivata.