Durante il periodo di emergenza Covid si è provveduto a semplificare le procedure per l’accertamento dell’handicap al fine del riconoscimento dell’invalidità civile. L’Inps il 17 marzo con il Messaggio 1060/2023 ha reso noto che le procedure semplificate restano in vigore nonostante sia terminata l’emergenza pandemica.
Invalidità civile: resta in vigore la procedura online
Con Decreto Legge n. 76 del 16 luglio 2020 è stata istituita una procedura semplificata attraverso la quale le commissioni mediche preposte potevano accertare lo stato invalidante di un soggetto sulla base della sola documentazione medica allegata online attraverso la procedura semplificata. L’Inps sottolinea che tale modalità di accertamento medico-legale mira a semplificare l’iter sanitario-amministrativo garantendo tempi celeri e consentendo di utilizzare al meglio le risorse disponibili. Il nuovo iter riduce i tempi richiesti per gli accertamenti sanitari fornendo così un servizio più efficiente ai cittadini.
Questa procedura può essere utilizzata solo nel caso in cui dalla documentazione medica possa essere ricavata una valutazione obiettiva della condizione del soggetto.
In caso contrario la commissione medica di accertamento provvederà a convocare il soggetto a visita diretta. Tale iter è valido sia in fase di primo riconoscimento dell’invalidità civile, sia in caso di revisione.
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La valutazione sugli atti può essere richiesta anche dal diretto interessato o da chi lo rappresenta insieme ai documenti comprovanti lo stato di invalidità. In questo caso la commissione di accertamento deve indicare la documentazione sanitaria da produrre. Se la documentazione non è sufficiente, dovrà convocare il soggetto alla visita medica diretta.
Specialista che redige atti per invalidità civile semplificata incorre in responsabilità del pubblico ufficiale
L’Inps sottolinea anche che gli accertamenti effettuati dagli specialisti e allegati al fine di concludere la procedura a distanza possono essere messi in dubbio solo in presenza di elementi oggettivi che inducano a ritenere che le relazioni allegate siano non veritiere. Comportamento piuttosto grave, considerato che in tale veste gli specialisti fungono da pubblico ufficiale o incaricato di un pubblico servizio quindi la documentazione ha valore di atto pubblico facente fede fino a querela di falso per i fatti che il pubblico ufficiale attesta essere avvenuti in sua presenza e in ordine al contenuto delle dichiarazioni contenute nell’atto stesso.
Nel Messaggio 1060/2023 l’Inps rende noto che il progetto per la la semplificazione delle procedure del riconoscimento e revisione dell’invalidità civile è stato finanziato con i fondi PNRR, inoltre l’Inps sta provvedendo a implementare il servizio in modo da consentire la visualizzazione della documentazione sanitaria allegata attraverso sistemi informatici che connettono le ASL ai sistemi dell’Inps.
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