La legge di Bilancio 2022, legge 234 del 2021, ha previsto il credito di imposta per l’installazione di impianti di compostaggio. Ora è finalmente pronto il modello e sono state indicate dall’Agenzia delle Entrate le finestre temporali nelle quali è possibile produrre la domanda per accedere al bonus impianti di compostaggio.
Bonus impianti di compostaggio: cos’è?
Il compostaggio è una delle tecniche per ridurre l’inquinamento ambientale, mira al recupero dei rifiuti della frazione umido al fine di trasformarli in concime ecologico, tra i vantaggi legati agli impianti di compostaggio vi è nella maggior parte dei casi la riduzione dei costi legati allo smaltimento dei rifiuti solidi-urbani.
Il bonus impianti di compostaggio previsto nella legge di bilancio 2022, articolo 1 commi da 831 a 834, prevede il riconoscimento di un credito di imposta per la progettazione e installazione di impianti di compostaggio presso i centri agroalimentari delle regioni Puglia, Campania, Molise, Basilicata, Calabria e Sicilia. Per poter ottenere il bonus è necessario che l’impianto sia in grado di smaltire almeno il 70% dei rifiuti organici prodotti e quindi ci sia una considerevole riduzione dell’impatto ambientale dell’azienda.
Come richiedere il Bonus Impianti di compostaggio
La comunicazione delle spese sostenute deve essere inviata telematicamente tramite software “CreditoImpiantiCompostaggio”, disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
La comunicazione telematica dovrà essere inviata all’Agenzia:
- dal 20 aprile al 31 maggio 2023, con riferimento alle spese sostenute nel 2022
- dal 22 aprile al 31 maggio 2024, con riferimento alle spese sostenute nel 2023.
Deve essere utilizzato il modello pubblicato dall’Agenzia delle Entrate con il provvedimento del 14 marzo 2022 e che può essere scaricato in fondo all’articolo. Il bonus impianto compostaggio consente di ottenere un credito di imposta del valore fino al 70% delle spese sostenute. Il credito può essere utilizzato in compensazione e quindi utilizzando il modello F24 per il pagamento delle imposte. Nel caso in cui il credito fruibile abbia un valore superiore a 150.000 euro sarà necessario effettuare le verifiche antimafia preliminari.
Per poter ottenere il credito è necessario dichiararlo nel quadro RU della dichiarazione dei redditi.