La legge di bilancio 2023 prevede diversi provvedimenti di pace fiscale, tra questi due sono i principali: la rottamazione quater e lo stralcio delle cartelle fino a 1.000 euro, molti si stanno però chiedendo se questi provvedimenti riguardano anche le multe stradali e il bollo auto.
Stralcio e rottamazione quater
Per capire quali cartelle esattoriali rientrano nei benefici dello stralcio e della rottamazione quater è necessario fare una premessa. Le misure di pace fiscale previste nella legge di bilancio 2023 si applicano in modo automatico alle cartelle esattoriali provenienti dalle agenzie fiscali e degli enti pubblici previdenziali. Per gli atti provenienti da altri soggetti è, invece, necessario che questi comunichino entro il termine del 30 aprile (prorogato con il decreto Milleproroghe) la volontà di aderire allo stralcio e alla rottamazione quater.
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Bollo auto non pagato: rientra nella rottamazione quater e nello stralcio delle cartelle?
Per quanto riguarda i bolli auto dobbiamo ricordare che si tratta di un tributo regionale, ma riscosso dallo Stato, proprio tale figura ambivalente sta portando difficoltà interpretative, infatti se il bollo auto si considera un tributo erariale si applicano le norme previste per le cartelle esattoriali emesse dalle agenzie fiscali e di conseguenza:
- le cartelle esattoriali affidate all’agente di riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2015 di importo fino a 1.000 euro sono soggette allo stralcio automatico;
- per le cartelle esattoriali superiori a 1.000 euro affidate all’agente di riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2015 e per quelle di qualunque importo fino al 30 giugno 2022, si applica la definizione agevolata della rottamazione quater che consente di liberarsi del debito fiscale versando, anche a rate, gli importi del capitale, spese di notifica e riscossione. Escluse quindi le sanzioni e gli interessi di mora.
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Nonostante vi siano perplessità da parte dei giuristi, la Corte Costituzionale ha più volte sottolineato che il tributo ha natura erariale e di conseguenza dovrebbero essere senza dubbio applicate le norme previste per la tregua fiscale.
Multe stradali: attenzione non tutte rientrano nella pace fiscale
Abbiamo visto che la tesi prevalente è che il bollo auto, sebbene sia diretto alle Regioni, debba essere considerato un tributo erariale. Diversa è invece la natura delle multe stradali. In questo caso, come stabilito nella legge di bilancio 2023, al fine di non mettere i Comuni in difficoltà economiche, è previsto che siano proprio questi a dover deliberare se aderire o meno ai provvedimenti di tregua fiscale e di conseguenza se debbano essere applicate le norme sullo stralcio e sulla rottamazione quater oppure, se si debba provvedere al pagamento.
In particolare Comuni, Province e Regioni entro il 30 aprile 2023 ( termine prorogato con il decreto Milleproroghe) dovranno deliberare e quindi comunicare all’Agenzia Entrate e Riscossione se hanno intenzione di aderire alle misure di pace fiscale. Per lo stralcio (cartelle di importo inferiore a 1.000 euro) è previsto che nel caso in cui l’ente non aderisca, ci sia comunque lo stralcio delle somme aggiuntive rispetto al capitale (interessi, sanzioni e aggio). Nel caso in cui l’infrazione sia stata accertata da Carabinieri, Polizia o altri agenti statali, scatta lo stralcio automatico anche della sanzione. Di conseguenza, lo stralcio non si applica nel caso in cui le multe siano state emesse dalla Polizia Locale.
Per la rottamazione quater invece vi è la stessa applicazione prevista per le cartelle provenienti da agenzie fiscali ed enti previdenziali, in questo caso l’ente (Comune, Regione, Provincia) potrà riscuotere la somma capitale, spese di notifica e riscossione.