La quattordicesima mensilità è una somma aggiuntiva versata sulla pensione nella mensilità di luglio. L’importo e la spettanza dipende dal reddito e in particolare sono determinati in base alla pensione minima. Naturalmente cambiando gli importi delle pensioni in base all’inflazione, cambia anche il limite dell’assegno mensile che consente di ricevere la quattordicesima mensilità. Vediamo quindi a chi spetta la quattordicesima 2023 e quanto percepiranno i pensionati.
Quattordicesima 2023: a chi spetta?
La quattordicesima mensilità è una somma aggiuntiva pagata sulle pensioni nel mese di luglio. Non spetta a tutti i pensionati, ma solo a coloro che hanno un reddito particolarmente basso e quindi è una sorta di aiuto per coloro che possono avere difficoltà economiche. La quattordicesima mensilità viene erogata a coloro che hanno un assegno pensionistico non superiore due volte al trattamento minimo. Fino al 2017 veniva erogata esclusivamente a coloro che avevano un trattamento pensionistico fino a 1,5 volte il minimo. Questo vuol dire che ogni anno deve essere rideterminato l’importo mensile che porta ad avere diritto a questa prestazione.
La pensione minima per il 2023 passa da 525,38 euro a 563,73 euro, il totale annuo è quindi pari a 7.328,49 euro, ma per coloro che hanno compiuto 75 anni di età l’importo minimo è di 597 euro. Questo implica che l’importo massimo di reddito annuo che può portare alla corresponsione della quattordicesima mensilità è di 14.657 euro annui.
Hanno diritto alla somma aggiuntiva coloro che percepiscono:
- pensione di vecchiaia;
- pensione di anzianità;
- nuova pensione anticipata;
- pensione superstiti;
- pensione di invalidità ordinaria (IO) e inabilità.
La quattordicesima invece non spetta a percettori di:
- invalidità civile,
- pensione sociale o assegno sociale;
- rendita inail;
- pensione di guerra
Vi sono ulteriori limiti alla percezione della quattordicesima mensilità, infatti non viene erogata a coloro che hanno un’età pari o superiore a 64 anni.
A quanto ammonta la quattordicesima mensilità?
Gli importi della quattordicesima 2023 cambiano in base ai redditi percepiti dal pensionato.
In particolare per chi ha un reddito fino a 10.992,93 euro annui, quindi fino al limite di 1,5 volte il trattamento minimo gli importi sono:
- 436,80 € per anzianità contributiva fino a 18 anni (15 per lavoratori dipendenti);
- 546 € con anzianità contributiva tra i 18 anni e i 28 anni (da 15 a 25 anni per lavoratori dipendenti);
- 655,20 € con anzianità superiore a 28 anni di contributi (oltre 25 anni per lavoratori dipendenti.
Per redditi fino a 14.657,24 euro gli importi previsti sono:
- 336 euro per anzianità contributiva fino a 18 anni (15 anni per i lavoratori dipendenti);
- 420 euro con anzianità contributiva compresa tra 18 e 28 anni (15-25 anni per i lavoratori dipendenti);
- 504 euro con anzianità contributiva superiore a 28 anni ( 25 anni per i lavoratori dipendenti).
Come stabilito nella circolare Inps 130 del 2015, nel computo dei redditi che danno diritto alla percezione della quattordicesima mensilità 2023, non devono essere inseriti:
- trattamenti di famiglia;
- assegno di accompagnamento;
- pensioni di guerra;
- compensi arretrati sottoposti a tassazione separata;
- tfr;
- reddito della casa di abitazione;
- indennità per i ciechi parziali e dell’indennità di comunicazione per sordi prelinguali;
- indennizzo previsto della legge n. 210 del 25/02/1992;
sussidi economici che comuni ed altri enti erogano agli anziani in difficoltà.
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