Le planimetrie catastali sono parte integrante di un immobile. Visure catastali, planimetrie sono atti catastali importantissimi anche nelle compravendite
Le planimetrie catastali, ma cosa sono?
Le planimetrie catastali sono disegni tecnici di un’unità immobiliare registrata in Catasto da cui è prossime conoscere le conformità alle regole catastali, contorni, destinazione dei locali, dati metrici e altre informazioni. Di solito questi disegni hanno una scala 1:200. Soprattutto nelle compravendite c’è bisogno della conformità catastale. Occorre cioè la perfetta rispondenza tra lo stato di fatto dell’immobile ed il disegno custodito presso gli uffici del catasto.
Anche quando si fa una compravendita tramite l’intervento di un istituto bancario, il tecnico incaricato, che si occupa di periziare l’immobile verifica e fotografa lo stato dei luoghi. Tutto deve essere conforme, anche la presenza di eventuali porte, finestre, pilastri o muri. Ma cosa succede se non si richiede un mutuo, si fa un atto e dopo ci si accorge delle difformità?
Cosa succede se ci si accorge delle difformità dopo l’atto?
E’ bene dire che dinnanzi al Notaio le parti firmano le planimetrie catastali garantendone la conformità Ma se ci si accorge, dopo l’atto, che ci sono delle difformità? Ecco questo potrebbe aprire scenari differenti.
La signora B ha deciso di comprare un immobile. Avendo una piccola somma messa da parte lo ha fatto senza la richiesta di mutuo ipotecario. Dopo qualche giorno, decide di ristrutturare l’immobile per renderlo idoneo alle sue esigenze. E magari se possibile accedere a qualche bonus per risparmiare sulle spese di ristrutturazioni. In quel momento l’architetto si rende conto che ci sono delle difformità. Quindi la Signora si chiede cosa può fare adesso?
In questo caso il comma 1-ter art. 29 L. 52/1985 consente il recupero e la sanabilità della posizione, andando a sanare l’assenza formale della dichiarazione, la sua omissione ancorché la difformità sia sostanzialmente conclamata al momento del rogito. Se le planimetrie catastali non corrispondono allo stato di fatto dei luoghi, per primo si deve procedere alla regolarizzazione edilizia (sempre se realizzabile) e successivamente ad una variazione catastale per aggiornare la planimetria.
Come si regolarizzano le difformità?
La nuova visura catastale, rispetto a quelle vecchie, permette di avere ulteriori informazioni. E queste sono documenti essenziali come la conformità delle planimetrie. Ma quando ci sono delle difformità occorre procedere a una variazione catastale per aggiornare la planimetria. Di solito se ne occupa un tecnico abilitato che cerca, quando possibile, di sistemare il tutto.
La redazione della variazione catastale, da consegnare tramite una procedura apposita all’ufficio provinciale dell’Agenzia delle Entrate (catasto), che in alcuni giorni consegnerà la documentazione corretta. Il consiglio per chi compra rimane sempre quello di prestare attenzione, soprattutto prima di decidere di comprare una nuova casa, che tutta la documentazione sia in regola.