Novità sul lavoro arrivano direttamente dal decreto Milleproroghe. Piccoli cambiamenti, in attesa di una vera e proprio riforma del lavoro?
Novità sul lavoro, lo smart working
Lo smart working è figlio della pandemia dal Covid-19. Un modo di lavorare da casa che piace sia a molti lavoratori che ad aziende che hanno continuato a portare avanti i loro progetti, grazie appunto a questo modo usato durante la pandemia. Lo smart working potrebbe essere prorogato ancora una volta, fino al 30 giugno 2023. Tuttavia deve esserci compatibilità tra la mansione svolta e la possibilità di lavorare da casa. Per questo motivo molte aziende private stanno riconoscendo, ai propri dipendenti la possibilità di lavorare da casa, firmando appunto degli accordi aggiuntivi.
Tuttavia esiste una disparità tra i lavoratori del settore privato e quello pubblico. Ha avuto il via libera anche l’emendamento che prevede la proroga dello smart working per i dipendenti della Pubblica Amministrazione e del settore Privato adibiti ad altre mansioni e a retribuzione piena. Per i dipendenti pubblici lo smart working sarà riservato solo ai lavoratori con fragilità
Novità sul lavoro, il fondo nuove competenze
Altro importante cambiamento del decreto Milleprorota fa riferimento al nuovo fondo competenze. Cioè anche per il 2023 le aziende potranno accedervi. Il nuovo fondo competenze serve a rilanciare le imprese. Il decreto rilancio lo permetteva per gli anni che andavano dal 2020 al 2022, ma con il decreto Mille proroghe arriva l’estensione al 2023.
Per il 2023 le imprese e le rappresentanze sindacali potranno prevedere nei contratti collettivi di lavoro specifiche intese per modificare l’orario di lavoro per le mutate esigenze organizzative e produttive dell’impresa, ovvero per favorire percorsi di ricollocazione dei lavoratori e soprattutto prevedere precisi percorsi di formazione.
La domanda per aderire al Fondo Nuove Competenze può essere presentata dai datori di lavoro attraverso gli appositi allegati specificati nell’Avviso FNC e disponibili sul portale Anpal. L’istanza può essere per singola azienda o cumulativa. Il contributo sarà poi erogato dall’Inps.
Contratti di somministrazione
Via libera anche alla proroga per i contratti di somministrazione a tempo determinato e la possibilità di impiego del lavoratore in missione per periodi superiori a 24 mesi, anche non consecutivi, senza avere il mutamento in contratto di lavoro a tempo indeterminato. Inoltre la proroga è fino al 30 giugno 2025.
Si ricorda che il contratto di somministrazione di lavoro è un particolare rapporto di lavoro, che si caratterizza per il coinvolgimento di tre soggetti: un’agenzia per il lavoro (somministratore); un’impresa, un professionista o, come nel caso di somministrazione di lavoratori domestici, un privato cittadino (utilizzatore).