Con la Circolare 12 del primo febbraio 2023 l’Inps ha provveduto a rendere note le aliquote contributive previste per gli iscritti alla Gestione Separata Inps. Ecco quanto dovranno pagare di contributi gli iscritti alla cassa previdenziale.
Cos’è la Gestione Separata Inps e chi deve iscriversi
La Gestione Separata Inps è la cassa previdenziale rivolta ai liberi professionisti non ricadenti in altre casse previdenziali, o meglio, non tenuti ad iscriversi ad altre casse previdenziali, ad esempio gli avvocati devono iscriversi alla cassa forense. Solo a fini esemplificativi, ricordiamo che devono iscriversi alla Gestione Separata Inps i venditori a domicilio, gli amministratori locali, i beneficiari di assegni di ricerca, dottorati di ricerca, borse di studio, spedizionieri doganali senza cassa, liberi professionisti senza cassa.
Aliquote Gestione Separata Inps 2023
Le aliquote contributive previste dalla circolare 12 del 2023 per gli iscritti alla Gestione Separata Inps sono:
- 26,23% per i professionisti non iscritti ad altre forme previdenziali, in questo caso l’aliquota è formata dal 25% a cui si aggiunge lo 0,72% per maternità, assegni nucleo familiare, malattia, degenza ospedaliere e si aggiunge lo 0,51% come contributo Iscro.
- Aliquota del 24% per professionisti e collaboratori titolari di pensione o provvisti di altra tutela pensionistica;
- 33,72% per collaboratori e altre figure professionali assimilate per i quali non è prevista la contribuzione Dis-Coll;
- 35,03% per collaboratori e altre figure professionali per le quali è prevista la contribuzione aggiuntiva Dis-Coll.
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Minimali e massimali per iscritti alla Gestione Separata Inps
L’iscrizione alla Gestione Separata Inps resta obbligatoria per coloro che dalla attività generano un reddito imponibile superiore a 5.000 euro.
Ricordiamo che per avere il riconoscimento di un’annualità piena di contributi è necessario avere un minimale di reddito per il 2023 di 17.504,00 euro.
I contributi minimi da versare di conseguenza saranno:
- 4.200,96 euro per chi applica l’aliquota al 24%;
- 4.591,30 euro per chi applica l’aliquota del 26,23%;
- 5.902,35 euro per chi sconta l’aliquota del 33,72%;
- 6.131,65 euro per chi sconta l’aliquota del 35,03%.
Ricordiamo che chi versa meno perché di fatto ha un reddito inferiore, vedrà riconosciuti in proporzione i contributi a fini previdenziali. Infine, il massimale di reddito oltre il quale non aumentano i contributi da versare è di 113.520,00 euro.