Il comodato d’uso è un contratto molto frequente che consente di concedere gratuitamente l’uso di un bene a una soggetto terzo. Dal 20 dicembre 2022 è possibile registrare questo contratto gratuitamente e comodamente da casa in modo da poter essere opposto a terzi.
Cos’è il comodato d’uso? Perché deve essere registrato?
Il comodato d’uso è un contratto stipulato di frequente tra genitori e figli. Generalmente il genitore intestatario di un immobile concede lo stesso in uso a un figlio a titolo gratuito. Naturalmente può anche capitare che il comodato d’uso sia istituito a favore di un soggetto diverso da un figlio, ad esempio un amico e i motivi possono essere i più svariati. Il comodato d’uso prevede che nell’atto sia indicato un termine, se non fissato si intende che la restituzione del bene sia effettuata a richiesta del proprietario.
Spesso questo tipo di “atto” si fa anche senza la forma scritta e senza rendere nota la cosa, ma si tratta di un errore e questo per diversi ordini di ragioni, ad esempio, dopo molti anni una persona potrebbe reclamare la proprietà del bene, inoltre in alcuni casi, ad esempio l’Imu, sono riconosciuti dei benefici fiscali a colui che concede un bene di sua proprietà in uso ad un’altra persona.
Procedura online gratuita per la registrazione del comodato d’uso
Per far in modo di avere tutti i vantaggi previsti per un contratto di comodato d’uso ed evitare problemi, la soluzione è la registrazione dell’atto/contratto. In passato molti non registravano il contratto di comodato perché oneroso, ma ora l’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile una procedura online completamente gratuita.
Per non incorrere in errori ecco i dati che occorre inserire per la registrazione del comodato d’uso gratuito:
- nome, cognome, codice fiscale delle parti ( chi concede il bene in comodato e chi ne beneficia-comodante/comodatario);
- dati del bene immobile concesso con gli estremi catastali ( comune, foglio, particella..)
- uso gratuito con durata e termine del comodato e in caso di nessuna indicazione del termine lo stesso si intende a tempo indeterminato, ma ricordiamo che deve essere restituito a richiesta del comodante.
All’interno dell’atto è bene anche specificare le modalità di utilizzo del bene da parte del comodatario e che le spese di ordinaria manutenzione sono a carico del comodatario.
Come effettuare la registrazione dell’atto
Una volta stipulato l’atto lo stesso deve essere registrato presso l’Agenzia delle Entrate e qui sta l’importante novità, infatti la registrazione ora può essere effettuata comodamente online. Per farlo occorre entrare con le proprie credenziali di identità digitale ( Cie o Spid) sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Occorre allegare:
- copia del contratto di comodato sottoscritto e scannerizzato con copie dei documenti di identità delle parti.
- Marca da bollo da 16 euro ( per 100 righe o quattro facciate);
- modello 69 compilato;
- copia del modello F23 che attesta il versamento dell’imposta di registro ( 200 euro).