Casa green è la nuova normativa su cui punta l’Europa per il miglioramento energetico degli edifici, ma quanto costerebbero in media le ristrutturazioni?
Casa green, la nuova normativa europea
La direttiva europea prevede un miglioramento energetico di tutti gli edifici. Entro il 2030 infatti la classe energetica di tutti gli immobili deve essere D. Lettera assegnata a seguito del calcolo dell’attestato di prestazione energetica, redatta da un tecnico abilitato. Anche il Governo italiano spinge verso linea, tanto che è previsto uno sconto per coloro che acquistano nuovi immobili costruiti in classe A e B.
Il bonus acquisto casa green dovrebbe essere del 50% dell’importo sula valore aggiunto da portare in detrazione ai fini Irpef in 10 anni. Si ricorda che gli immobili in classe A sono quelli che hanno anche gli impianti fotovoltaici e sono dotati di cappotto termino e utilizzano fonti energetiche rinnovabili o dotati di pannelli isolanti.
Casa green, i costi di ristrutturazione
La maggior parte degli immobili in Italia appartengono alla classe energetica G. Questo vuol dire che per arrivare alla D, hanno necessariamente bisogno di lavori di ristrutturazione. Oggi il costo medio potrebbe essere intorno a 40-50 mila euro per appartamento. Ad affermarlo è l’Associazione delle società di ingegneria e architettura aderente a Confindustria, analizzando quale potrebbe essere la spesa che ogni proprietario potrebbe sostenere.
Secondo l‘Oice la spesa per un edificio costruito negli anni 80, con una grandezza di circa 100 mq comporta una spesa minima intorno ai 40 mila euro. Fabio Tonelli coordinatore del gruppo di lavoro sul superbonus ha sottolineato che: “Elaborando semplicemente alcuni dei dati acquisiti con gli attuali incentivi, un edificio tipo costruito negli Anni ’80 e ubicato a circa 400 metri sul livello del mare, nell’ipotesi di 5 piani fuori terra, con appartamenti della superficie media di circa 105 mq, il passaggio da una attuale classe G alla classe D porta ad un costo minimo medio di circa 40.000 euro ad appartamento con intervento sull’involucro esterno (pareti, copertura e solaio sottostante al primo piano riscaldato). Con un intervento più organico (infissi, caldaie e impianto fotovoltaico condominiale) se ne dovrebbero aggiungere altri 20.000 circa per appartamento”.
Le ripercussioni sulle famiglie
I costi per le ristrutturazioni dovrebbero essere a carico delle famiglie. In una situazione già precaria, tutti dovrebbe mettere mani ai propri immobili ed elevare la classe energetica. Se da una parte questo potrebbe favorire l’aumento di lavoro per chi si occupa di ristrutturazione degli immobili, dall’altro ci sono le famiglie che dovrebbero provvedere poi al pagamento di questi interventi. Ma chi ha difficoltà economiche certo avrà davanti un bel problema.
Senza considerare l’incredibile patrimonio artistico di cui gode l’Italia. Il nostro Paese ha un complesso artistico che pochi altre Nazioni si sognano e chi dovrebbe pagare per tutto ciò? Sempre che si possa fare, anche perché non è detto che tutti gli immobili possono avere delle ristrutturazioni tali da ottenere la classe energetica D.