La rottamazione cartelle esattoriali è possibile solo online, occorre presentare la domanda nei limiti di tempo previsti, ecco tutte le informazioni.
Rottamazione cartelle esattoriali, cosa prevede?
Quando si ha a che fare con un debito è sempre meglio pagarlo, ma ci sono casi in cui, questi possono essere cancellati. L’Agenzia delle entrate Riscossione, con la sua nota del 20 gennaio, ha dato delle migliori spiegazioni su come presentare la domanda ai fini della rottamazione delle cartelle esattoriali. Tuttavia la domanda si presentata esclusivamente in via telematica. Ma c’è abbastanza tempo per farlo, partendo già da subito.
Infatti per i contribuenti che vogliono mettersi in regola per i debiti che vanno dal primo gennaio 2000 al giugno 2022, possono farlo attraverso il pagamento rate in 18 rate, pari a 5 anni. Possono aderire anche i contribuenti “decaduti” dalle precedenti rottamazione, o che ne hanno una in corso.
Quando presentare la domanda?
La legge n.197/2022 prevede che la domanda di adesione alla Definizione agevolata venga trasmessa esclusivamente in via telematica. Inoltre va presentata entro il 30 aprile 2023. La rottamazione consente di versare il solo importo del debito residuo senza corrispondere le sanzioni, gli interessi di mora e l’aggio. Mentre le multe stradali potranno essere estinte senza il pagamento degli interessi. Ma le multe stradali si dovranno comunque pagare, non saranno rottamate, anche se di piccoli importi.
Il contribuente presenta la domanda online. Dall’altra parte l’Agenzia delle entrate Riscossione invia una e-mail di presa in carico della richiesta. Infine l’Agenzia invia una mail con la ricevuta di adesione (R-DA-2023). Il contribuente compila può compilare il form e indicare le cartelle/avvisi che intende inserire nella domanda di adesione direttamente attraverso l’area riservata con le credenziali Spid, Carta d’identità elettronica e Carta Nazionale dei servizi.
Cosa non rientra nella rottamazione cartelle esattoriali?
Non rientrano invece nell’ambito applicativo della Definizione agevolata i carichi relativi alle risorse proprie dell’Unione Europea e all’Iva riscossa all’importazione, i recuperi degli aiuti di Stato, i crediti derivanti da condanne pronunciate dalla Corte dei conti e multe, ammende e sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sanzioni penali di condanne.
L’importo dovuto per la Definizione agevolata potrà essere versato in un’unica soluzione oppure dilazionato in una massimo di 18 rate in 5 anni, con le prime due in scadenza al 31 luglio e 30 novembre 2023. Le restanti rate, ripartite nei successivi 4 anni, saranno saldate il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2024. In caso di pagamento rateale saranno dovuti dal 1° agosto 2023 interessi al tasso del 2 per cento annuo.