Il contratto di locazione scaduto può essere rinnovato, o prorogato. Ecco la differenza tra le due operazioni e quando devono essere svolte.
Contratto di locazione scaduto, cosa si deve fare?
Il contratto di locazione ha una durata che viene indicata all’interno dello stesso contratto. Qualora le parti decidono di proseguire possono prorogarlo. La proroga è il prolungamento della durata del contratto per un periodo ulteriore che deve essere obbligatoriamente comunicata all’Agenzia delle entrate.
Al pari della prima registrazione si calcola di 2% del canone annuo che può essere versato in unica soluzione o annualmente. Inoltre l’imposta di versa entro 30 giorni dalla scadenza del contratto attraverso:
- l’utilizzo dei servizi telematici dell’Agenzia delle entrate e richiesta di addebito dell’importo su conto corrente;
- con modello F24 elide (Elementi identificativi) con il tributo 1504.
Tuttavia si ricorda che in caso di contratti pluriennali, oggi anno occorre fare il rinnovo attraverso il pagamento l’imposta di registro può essere anche annualmente. Il versamento può essere effettuato:
- utilizzando i servizi telematici dell’Agenzia (software RLI o RLI-web) tramite richiesta di addebito su conto corrente
- con il modello F24 Elementi identificativi, utilizzando il codice tributo 1501.
L’imposta di registro non si applica nel caso in cui le parti decidano di sottoscrivere un contratto in regime di cedolare secca.
Contratto di locazione scaduto, cosa si intende?
A volte si utilizza la parola “scaduto” per definire un contratto che ha finito la sua durata, oppure per contratti pluriennali che hanno solo bisogno di essere rinnovati con il pagamento dell’imposta di registro. Vediamo un caso specifico di errore comune.
“La Signora V. ha sottoscritto a gennaio 2021 un contratto di locazione con di durata 4+4 per un immobile che le piaceva tantissimo. Al momento della sottoscrizione ha regolarmente registrato il suo accordo presso l’Agenzia delle entrate, pagando il 2% del suo canone annuo per tutto il 2021. Affitto mensile 500 euro. Il suo contratto scadrà nel 2005, ma poi essere rinnovato con modo tacito. A questo punto ci chiede cosa deve pagare a gennaio, visto che il suo contratto è scaduto a dicembre?. E perché deve ripagare 120 euro all’anno divise con il suo proprietario?”.
Rassicuriamo che il contratto della Signora V, non è scaduto per nulla, ma lo farà nel 2025. Ma la tassa che ha pagato nel 2021 è solo l’imposta al 2% del canone annuo che deve essere versata con modello F24 elide tutti gli anni. Il calcolo è molto semplice 500 euro di affitto moltiplicati per 12 mesi, dà un importo di 6000 euro. A tale somma si calcola il 2% del canone annuo, da cui si ottiene 120 euro. E’ il valore dell’imposta annua del contratto della Signora V, che deve pare diviso a metà tra il proprietario, cioè 60 euro ciascuno. Si paga con ModelloF24 elide e causale 1501 come annualità successiva alla prima registrazione.
Cosa occorre fare nel 2025?
Ebbene il contratto della Signora V. scadrà nel 2025. Sei mesi prima può decidere il recesso del contratto, comunicandone disdetta attraverso una raccomandata, oppure prorogarlo per altri 4 anni come prevede la normativa sulle locazioni. Nel caso specifico, le parti possono prorogare di altri 4 anni, e la nuova scadenza sarà nel 2029. Ma occorrerà sempre dare comunicazione all’Agenzia delle entrate, attraverso il modulo RLI. Il modello Rli denominato Registrazione Locazioni Immobili (RLI) serve per richiedere all’Agenzia delle entrate la registrazione dei contratti di locazione ed affitti di immobili. Ma il modulo serve anche per comunicarne eventuali proroghe, risoluzioni, cessioni o subentri. La tassazione annuale dell’imposta rimarrà sempre al 2% del canone annuo.