Contratti a termine saranno oggetto del nuovo decreto lavoro? Ecco il punto della situazione in questo momento e l’impegno del Governo.
Contratti a termine, c’è bisogno di una riforma
Il Governo sta avviando una serie di misure volte a sostegno dell’occupazione in Italia. Un paese che non produce, è un paese che non cresce e questo è il pericolo che si vuole scongiurare. Occorre dare spinta anche alle imprese, soprattutto alla ricerca ed assunzione di personale. Si punta verso un nuovo Decreto Lavoro che possa contenere delle misure mirate in tal senso. Una speranza che potrebbe non tardare ad essere soddisfatta, anzi proprio a fine mese.
Per i contratti a termine, o detti anche a tempo determinato, sembra che ci si stia muovendo verso la definizione di nuove regole. Una breve precisazione, secondo il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, il contratto a tempo determinato è un contratto di lavoro subordinato nel quale è prevista una durata predeterminata, mediante l’apposizione di un termine. E’ disciplinato dal Decreto Legislativo 15 giugno 2015, n.81.
Contratti a termine, le possibili novità
I contratti a termine potrebbe subire qualche variazione per permettere alle imprese di poter assumere lavoratori con contratti di questo tipo. I contratti potranno avere anche una durata di due anni. Il punto centrale è il superamento dei vincoli ai contratti che potranno essere stipulati dall’azienda fino a 24 mesi, senza causale.
La causale del contratto a termine non è altro che la motivazione per la quale viene concluso un contratto a tempo determinato. In pratica, serve a spiegare perché il datore di lavoro assume il lavoratore “a scadenza” anziché a tempo indeterminato. Inoltre si potrebbe anche estendere il periodo di contratto per altri 12 mesi, dopo il periodo biennale precedente. Sempre però in base agli accordi che saranno inseriti nei contratti collettivi nazionali, territoriali e aziendali.
Infine tra i temi sempre riguardanti il lavoro, sembra essere previsto anche un ammorbidimento dei vincoli informativi con tutti i doveri e i diritti dei lavoratori. Nel contratto devono essere chiare le “regole del lavoro” compreso i congedi retribuiti, la durata delle ferie, la programmazione dell’orario di lavoro, la retribuzione e le modalità di pagamento.
Previste assunzioni anche nella pubblica amministrazione
Sarà un anno fitto di assunzioni anche per la Pubblica amministrazione. Nella manovra di bilancio sono previsti dei fondi per l’assunzione dei personale in diversi enti facenti parte dell’amministrazione pubblica. Si parla di circa 10.400 nuovi posti di lavoro. Tra gli enti principalmente coinvolti ci sono l’Agenzia delle entrate, la giustizia e affari esteri.
Infine si ricorda che con la manovra ritornano anche i voucher per i lavori occasionali, fino a 8 mila euro, soprattutto per i settori legati all’agricoltura e discoteche. Non si esclude la possibilità di estenzione anche ad altri settori economici.