Bonus edilizi e cessioni del credito potrebbero avere una soluzione per evitare il disastro degli ultimi mesi, e a pensarci potrebbero essere gli enti locali.
Bonus edilizi e cessioni, occorre svuotare i cassetti fiscali
Il superbonus 110% è l’agevolazione fiscale disciplinata dall’articolo 119 del decreto legge n. 34/2020 (decreto Rilancio), che consiste in una detrazione del 110% delle spese sostenute a partire dal 1 luglio 2020 per la realizzazione di specifici interventi finalizzati all’efficienza energetica e al consolidamento statico o alla riduzione del rischio sismico degli edifici. Oggi la percentuale è passata al 90%. Ma in ogni caso il nemico numero 1 dei bonus edilizi è stata la cessione del credito.
Infatti se da una parte i contribuenti hanno ottenuto uno sconto in fattura o hanno ceduto il credito alle imprese che si sono occupati della realizzazione dei lavori; dall’altro queste ultime sono ora in difficoltà. Il motivo è ormai noto. Le imprese non riescono a svuotare i loro cassetti fiscali pieni di crediti, proprio perché non c’è nessuno pronto a comprarli. Questo sta fermando piano piano gli effetti benevoli tanto decantati dal Governo precedente.
Bonus edilizi e cessioni, la novità degli enti locali
La situazione di stallo potrebbe essere risolta dagli enti locali. Infatti molte Regioni, Province ed enti locali si stanno mettendo a disposizione per acquistare i crediti fiscali derivanti dalla prima cessione. Tuttavia al momento non esiste alcuna norma contraria a questa iniziativa. Anche se la precedenza è sempre stata data a banche, Poste italiane e società di intermediazione creditizia.
La provincia di Treviso è la prima tra gli enti locali italiani che ha varato un’operazione finanziaria per comprare crediti di imposta derivanti dai bonus edilizi come il superbonus. I crediti possono essere utilizzati in compensazione diretta dei propri oneri fiscali nel corso dei prossimi anni. Quindi la provincia offrirà liquidità in cambio di crediti da poter usare nei prossimi 9 anni grazie ad accordi stiupalti con istituti bancari come Banca Popolare Sant’Angelo e dalla Banca di Credito Cooperativo di Cherasco crediti per complessivi 14,5 milioni di euro. Le banche si sono avvalse, per la strutturazione dell’operazione, della consulenza di Phinance Partners S.p.A.,
Altre iniziative nel territorio nazionale
Altre iniziative sul territorio nazionale stanno prendendo piede. La Regione Sardegna sta acquistando dalle imprese e dalle banche crediti che userà in compensazione dei propri debiti fino alla concorrenza della capienza fiscale. Sembrano avviarsi anche su questa strada le Regioni di Umbria e Lazio. Un’iniziativa che sta piacendo e che potrebbe addirittura approdare ad un fondo per la circolazione dei crediti e dar via ad accordi tra lo Stato e le Regioni.
Infine la ATS, società di servizio idrico integrato in 52 comuni fra le province di Treviso, Belluno e Vicenza, ha deciso di mettere a disposizione un totale di 2,5 milioni di euro per l’acquisto dei crediti d’imposta derivanti da bonus edilizi, maturati dai propri dipendenti e dai loro conviventi che vogliono ristrutturare casa o procedere con interventi di efficientamento energetico. Una nuova iniziativa che potrebbe essere la volta giusta per rimettere in moto il sistema dei bonus edilizi e del superbonus