Il bonus acqua potabile 2023 è stato prorogato anche per il 2023. Ecco quindi chi potrà richiederlo e il modo per ottenerlo, la guida completa.
Bonus acqua potabile 2023, cos’è e come funziona
L’acqua è un elemento vitale per tutti gli esseri viventi. Una persona dovrebbe in media berne 2 litri al giorno, anche se ancora non in tutte le case è potabile. Anche per questo motivo, e per eliminare la plastica ed il vetro delle bottiglie, è nato il bonus acqua potabile. Introdotto dalla Legge di Bilancio 2021 (Legge 30 dicembre 2020, n. 178) è diventato operativo dal 17 giugno 2021, ed ora rinnovato anche per il 2023
Il bonus acqua potabile 2023 è un incentivo che permette di ottenere un rimborso fino ad un importo pari a 500 euro, per sostenere le spese relative a depuratori d’acqua. Questo dispositivo, attraverso un sistema di filtraggio, permette di migliorare il sapore dell’acqua ed eliminare le eventuali sostanze inquinanti o nocive.
Chi può richiedere il bonus?
Il bonus, come già detto, è un credito d’imposta pari al 50% è viene riconosciuti a:
- persone fisiche;
- soggetti esercenti attività d’impresa, arti e professioni;
- enti non commerciali come le associazione e gli enti del Terzo settore, enti religiosi e civilmente riconosciuti.
Le persone fische possono utilizzare l’agevolazione nella dichiarazione dei redditi nel relativo periodo d’imposta in cui sono state sostenute le spese ed in quelle successive, fino al raggiungimento del 50%. Oppure possono utillizzare la compensazione con modello F24. Mentre le persone non fisiche possono solo scegliere quest’ultima strada.
Bonus acqua potabile 2023, quali spese sono incluse?
Il credito d’imposta e del 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’istallazione di sistemi di :
- mineralizzazione;
- filtraggio;
- raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare;
- miglioramento qualitativo delle acque erogate dagli acquedotti.
L’importo massimo delle spese su cui calcolare l’agevolazione è fissato a
- 1.000 euro per ciascun immobile, per le persone fisiche
- 5.000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali.
Come richiedere l’agevolazione?
L’importo delle spese sostenute deve essere documentato da una fattura elettronica o documento commerciale che deve contenere il codice fiscale del soggetto che richiede il credito. Pertanto il pagamento deve essere effettuato con mezzi tracciabili come il versamento bancario o postale o con altri sistemi di pagamento diversi dai contanti.
L’ammontare delle spese agevolabili si comunica all’Agenzia delle Entrate tra il 1° febbraio e il 28 febbraio dell’anno successivo al quello di sostenimento del costo tramite il servizio web disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia. Una volta acceduti all’area riservata, il servizio si trova all’interno della sezione Servizi, nella categoria Agevolazioni, alla voce Credito di imposta per il miglioramento dell’acqua potabile.