La flat tax, contante e reddito di cittadinanza sono delle misure della manovra che non piacciono a Banca Italia, facciamo un pò di chiarezza.
Flat tax, contante e reddito di cittadinanza, il confronto sulla manovra
La Banca d’Italia si dichiara scettica su alcune misure della manovra. Una manovra che non riesce a trovare il parere favorevole, nonostante il pochissimo tempo in cui è stata realizzata, circa un mese dall’insediamento del nuovo Governo. Tuttavia la Banca d’Italia mette in evidenza alcuni punti deboli su cui riflettere.
Nel caso del regime forfettario e flat tax si legge: “L’ampliamento della platea dei contribuenti che accedono al regime forfetario restringe ulteriormente l’ambito di applicazione della progressività nel nostro sistema di imposizione personale sui redditi, che come noto è garantita dall’Irpef. Come già evidenziato dalla Banca d’Italia, la sussistenza di regimi fiscali eccessivamente differenziati tra differenti tipologie di lavoratori pone anche un rilevante tema di equità orizzontale, con il rischio di trattare in modo ingiustificatamente dissimile individui con la stessa capacità contributiva. Quindi secondo l’Istituto potrebbero crearsi delle disparità tra lavoratori che hanno la stessa capacità contributiva.
Flat tax, Reddito di cittadinanza, il Governo non vuole fare marcia indietro
Il Ministro Giorgetti ha dichiarato che il Governo non vuole fare marcia indietro sul reddito di cittadinanza. In questo caso la Banca d’Italia si mostra favorevole ad una rimodulazione che possa prendere maggiore coscienza dei redditi delle famiglie più povere. Ma in merito alla possibilità di eliminarlo a partire dal prossimo anno così chiarisce: La riduzione delle mensilità di sussidio prevista per il 2023, destinata a nuclei individuati in base all’età e alle condizioni di salute, potrebbe riguardare anche nuclei familiari difficilmente in grado di trovare una fonte di reddito alternativa sul mercato del lavoro, per di più in un contesto di rallentamento dell’economia e con un costo della vita in significativo aumento (l’importo dell’assegno, peraltro, non è indicizzato all’evoluzione dell’inflazione).
Previsti anche più di 400 emendamenti
La manovra sembra essere criticata, oltre che da Banca d’Italia, anche dei sindacati e delle opposizionoi. La Premier Giorgia Meloni vuole andare avanti, ma ascoltando comunque gli emendamenti previsti dalle opposizioni. Sono più di 400 emendamenti che dovranno essere rivisti. Bocciato anche il tetto al contante, che secondo Banca d’Italia sarebbe contro la spinta alla modernizzazione del Paese. Il No arriva anche sul pagamento in contanti, perché lascerebbe libera l’evasione. Forse però se la manovra non piace a tutti, è perché è quella più equa, proprio perché non pende da nessuna parte.