Chi è titolare di una partita Iva e ha aderito al regime forfetario dal 1° gennaio deve effettuare controlli per valutare se applicare la fatturazione elettronica. Ecco cosa cambia con il nuovo anno.
Fatturazione elettronica per forfetari: a chi si applica? Chi è esente?
Il decreto legge 36 del 2022, convertito in legge 79 del 29 giugno 2022, ha esteso l’obbligo di fatturazione elettronica anche a coloro che hanno aderito al regime forfetario, in precedenza esenti. L’obbligo non è stato esteso a tutti ma coloro che maturano ricavi o compensi superiori a 25.000 euro annui. La norma è entrata in vigore il primo luglio 2022 e i contribuenti, titolari di partita Iva, per valutare se obbligati alla fatturazione elettronica dovevano far riferimento ai ricavi e compensi del 2021. Chi non è rientrato in tale casistica si sta ora chiedendo cosa succederà dal primo gennaio 2023. Cercheremo di capire ora chi è obbligato a utilizzare la fatturazione elettronica dal primo gennaio 2023.
La normativa prevede che chi ha ricavi e compensi inferiori a 25.000 euro sarà sottoposto all’obbligo di fatturazione elettronica a partire dal primo gennaio 2024, fin da ora accenniamo al fatto che il Governo ha più volte sottolineato che potrebbe slittare anche tale termine, ma visto che manca un anno, per ora meglio accantonare questa ipotesi.
Quali contribuenti dovranno applicare la fatturazione elettronica dal primo gennaio 2023?
Chi però ha una partita Iva e ha aderito al regime forfetario opzionale deve stare attento, infatti se anche dal mese di luglio 2022 non ha adottato la fatturazione elettronica in quanto nel 2021 non ha raggiunto la soglia limite dei 25.000 euro, questo non vuol dire che dal mese di gennaio 2023 potrà continuare con la fatturazione cartacea tradizionale. I titolari di partita Iva in regime forfetario al 31 dicembre dovranno controllare i ricavi/compensi prodotti nel 2022. Se questi superano la soglia dei 25.000 euro, se anche a luglio 2022 non sono stati obbligati alla fatturazione elettronica, dovranno adottarla a partire dal mese di gennaio 2023.
Molti hanno il dubbio: visto che la stagione dichiarativa inizia in primavera perché devo anticipare i calcoli? In effetti è come se si dovesse anticipare il calcolo visto che deve essere fatto nel dettaglio per evitare che piccole incongruenze possano determinare sanzioni. Di fatto però per evitare problemi futuri è necessario fare già ora il calcolo dei ricavi/compensi.
Naturalmente devono essere considerate solo le fatture emesse nel 2022.
In realtà in molti non sono concordi con tale interpretazione, ritenendo che invece solo coloro che nel 2021 hanno superato la soglia dei 25.000 euro devono adottare la fatturazione elettronica. Tale intepretazione appare però illogica. Di fatto l’Agenzia delle Entrate non riesce a chiarire i dubbi e molti commercialisti stanno suggerendo ai clienti di giocare d’anticipo evitando problemi in futuro.
Ricordiamo che la fatturazione elettronica è sempre obbligatoria quando ci sono rapporti con la Pubblica Amministrazione. Infine, è possibile delegare la pratica al commercialista oppure procedere in autonomia con un software per la fatturazione elettronica.