Il Governo ritocca le accise sulle sigarette e il tabacco trinciato, il saldo è invariato rispetto agli aumenti inizialmente previsti su sigarette e tabacco sfuso, ma il peso viene spostato sul trinciato. Ecco i nuovi aumenti sigarette.
Aumenti sigarette: le nuove accise con un emendamento dell’ultimo minuto
La legge di bilancio 2023 inizialmente prevedeva aumenti vistosi sui tabacchi e in particolare sulle sigarette, naturalmente non sono mancate le polemiche e anche per questo all’ultimo momento è stato presentato un emendamento alla legge di bilancio 2023 che sposta il peso degli aumenti dalle sigarette al tabacco trinciato.
Il trinciato, generalmente venduto in pacchetti da 30 grammi negli ultimi anni, ha visto un aumento di vendite importante, le stesse sono dovute al fatto che con il trinciato di tabacco è possibile risparmiare, forse anche per questo il Governo ha pensato di riequilibrare i costi tra sigarette e prodotto sfuso. Ricordiamo che il trinciato prevede che l’utilizzatore debba “rollare” le sigarette nelle cartine e applicare il filtro. La manovra di bilancio inizialmente prevedeva un aumento delle accise sulle sigarette che variava da 15 a 30 centesimi a pacchetto.
Con le modifiche previste nell’ultimo emendamento presentato dal Governo gli aumenti saranno compresi tra 10 e 12 centesimi a pacchetto. L’emendamento presentato va quindi a ridurre l’importo specifico fisso, attualmente fissato dall’articolo 29 del Dl a 36 euro per mille sigarette nel 2023. Con il nuovo emendamento scende a 28 euro, 28,20 euro nel 2024 e in 28,70 euro sempre ogni mille sigarette a partire dal 2025.
Aumento prezzo del tabacco trinciato o sfuso
Per quanto riguarda il tabacco trinciato, deve farsi riferimento all’onere fiscale minimo che per il 2023 sale al 98,10% per il 2023, al 98,50% per il 2024 e al 98,60% a partire dal 2025, con un effetto immediato sul tabacco sfuso. In particolare l’accisa minima specifica per il trinciato arriverà a toccare i 140 euro il chilogrammo. L’aumento sul pacchetto da 30 grammi dovrebbe essere di circa 40 centesimi.
Da questo emendamento dovrebbero arrivare per le casse dello Stato 50 milioni di euro.
Nessun ritocco è invece previsto per le sigarette elettroniche. In questo caso l’accisa minima sui tabacchi da inalazione senza combustione sarà pari al 36,5% dal 1° gennaio 2023 (rispetto al 40% previsto in precedenza), al 38% dal 1° gennaio 2024, al 39,5 per cento dal 1° gennaio 2025 e al 41% dal 1° gennaio 2026 .
Diminuisce invece l’imposta al consumo sulla sigaretta elettronica.