La legge di bilancio 2023 al fine di aiutare le imprese impegnate in agricoltura, pesca e acquacoltura, istituisce il “Fondo per l’innovazione in agricoltura“. Ecco cosa prevede.
Fondo per l’innovazione in agricoltura
L’agricoltura è uno dei settori che in Italia ha maggiori difficoltà a fornire ai lavoratori redditi adeguati e proprio per questo nel tempo sono state previste misure specifiche per questo settore supportate anche dai programmi dell’Unione Europea. L’obiettivo è lo sviluppo rurale il recupero di terreni incolti, ma anche rendere le coltivazioni più produttive attraverso l’uso di nuove tecnologie che possono rendere più agevole in lavoro.
La legge di bilancio 2023 all’articolo 77 istituisce il fondo per l’innovazione in agricoltura. Lo stesso ha una dotazione di 75 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025. Il fondo per l’innovazione in agricoltura sarà a disposizione delle imprese agricole attraverso contributi a fondo perduto, crediti di imposta, agevolazioni per la richiesta di prestiti finalizzati all’introduzione in azienda di tecnologie 4.0 che possono aumentare la produttività dell’azienda agricola stessa.
Agricoltura: dopo la legge di bilancio 2023, arrivano gli aiuti con i decreti attuativi
L’articolo 77 stabilisce che, al fine di distribuire/ utilizzare il Fondo saranno emanati decreti da parte del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze e della Conferenza permanente per i rapporti Stato- Regioni e province autonome di Trento e Bolzano in cui saranno definiti criteri e modalità di attuazione del fondo.
Il Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste potrà sottoscrivere convenzioni con Ismea e Cassa Depositi e Prestiti al fine di attuare la norma.
Naturalmente le aziende agricole potranno accedere al Fondo per l’innovazione solo in seguito alla emanazione dei decreti attuativi per le singole misure e molto probabilmente saranno previste condizioni di accesso che possano aiutare a distribuire le risorse in modo equo e mirato.