Il superbonus 2023 è stato oggetto di cambiamenti dovuti al decreto aiuti quater. Vediamo tutto ciò che è stato modificato, le nuove linee guida.
Superbonus 2023, cosa prevede il nuovo decreto aiuti quater
Il nuovo decreto aiuti quater firmato dal nuovo governo Meloni, prevede un lungo capitolo dedicato al superbonus. E’ entrato in vigore già da pochi giorni con la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale. In particolare il contributo per il miglioramento energetico degli edifici è passato dal 110% al 90% almeno per il 2023. Perché le cose dovrebbero cambiare man mano che si va avanti con il tempo. Infatti è previsto un sistema a scalare per il superbonus. Questo passerà al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025.
Quindi è chiaro lo scopo ultimo è quello sempre più di ridurre il carico statale su un provvedimento che ha portato non pochi problemi alle imprese edili. Se in un primo momento la misura sembrasse proprio ideale per mettere in moto il settore edili e delle ristrutturazioni, la difficoltà nella cessione del credito, ha prodotto continui stop & go che hanno avuto delle ripercussioni nel settore in senso negativo.
Superbonus 2023, l’importanza della Cilas
La Cila è la comunicazione di inizio lavori asseverata, rappresenta un titolo abilitativo semplificato. Si tratta di una comunicazione necessaria per diversi lavori di carattere edilizio come nuove costruzioni, interventi di ristrutturazioni, di manutenzione straordinaria ed ordinaria. Mentre per il superbonus arriva la Cilas. La Cilas o “Cila Superbonus” è il nuovo titolo abilitativo introdotto dal decreto semplificazioni per snellire le procedure burocratiche per i lavori agevolati oggetto di richiesta del superbonus.
In particolare, nel caso dei condomini, se la Cilas è presentata prima del 25 novembre le scadenze e gli importi sono:
- superbonus al 110% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023
- superbonus ridotto al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025
Per chi invece non ha rispettato i primi due requisiti la durata del sussidio completo si riduce di un anno, ma la diminuzione degli importi è più graduale:
- superbonus al 110% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022
- superbonus ridotto al 90% nel 2023, al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025
Il caso delle abitazioni singole
Le cose cambiano invece si se tratta di abitazioni unifamiliari, come le villette. In questo caso la data che fa da spartitraffico è il 30 settembre 2022. Infatti gli importi e le scadenza cambiano a secondo dello stato dei lavori. Chi entro quella data ha completato il 30% dei lavori presentando una dichiarazione del direttore lavori, può usufruire del superbonus al 110% per le spese fino al 31 marzo 2023. Invece per chi inizia i lavori dal primo gennaio 2023 spetterà l’agevolazione al 90% fino al 31 dicembre 2023 a patto che:
- la casa sia abitazione principale;
- il reddito del richiedente non deve essere superiore a 15 mila euro.