Il pellet troppo costoso è un altro problema in merito al riscaldamento di questo inverno, insieme al caro gas. Ma per il pellet c’è un buon sostituto.
Pellet troppo costoso, arriva l ‘alternativa
Il costo del pellet è raddoppiato in un solo anno. A causa del caro bollette del gas, molti hanno scelto di riscaldare la propria casa con delle soluzioni alternative, tra cui il pellet. Il costo è passato da 5-6 euro al sacco a 12-15. Generando mal contento, anche perché a volte è anche difficile reperirlo. Quindi sono tante le alternative proposte sul mercato come la stufa pirolitica, la legna e le varie varianti di pellet come quello di canapa e mais.
Ma sta piano piano spopolando anche una valida alternativa al pellet. Stiamo parlando del nocciolino per stufe a pellet. Un prodotto che, almeno fino ad oggi, è notevolmente più conveniente. Il nocciolino di oliva ad esempio costa circa 5,5 euro al sacco. Il sacco ha un peso di 15 Hg di nocciolino. Mentre per grandi forniture, ad esempio un quintale il costo è intorno a 25 euro. Quasi tutte le stufe a pallet possono anche bruciare il nocciolino, basta chiedere ad un esperto. Spesso si può avere bisogno di un kit di conversione che consente di trasformare l’alimentazione delle stufe a pellet in nocciolino.
Pellet troppo costoso, la reperibilità sul mercato
Il basso costo deriva probabilmente dal fatto che ancora non è molto conosciuto. Tuttavia è un prodotto stagionale, tra ottobre e gennaio è il tempo migliore per acquistarlo, visto che è legato alle olive. Ma per fortuna in Italia, gli uliveti non mancano, quindi è facile reperirlo, proprio perché non dobbiamo importarlo da nessun Paese. Un aspetto molto importante, visto che alla fine della scorsa estate il pellet era introvabili a causa di alcuni problemi di logistica navale.
Quanto riscalda il nocciolino?
Il nocciolino di oliva ha un importante potere calorifico intorno a 6.5/7.4 Kw/kg dovuto al suo peso specifico molto elevato rispetto ad altre biomasse. Tuttavia anche il tasso di umidità va bene, si agire intorno al 12%. Il tallone d’Achille di questo combustibile, tuttavia, è la percentuale di residui fissi, che può arrivare anche al 4%.
Esiste anche il nocciolino di sansa vergine d’oliva. E’ un materiale vegetare prodotto dalla lavorazione meccanica di prodotti agricoli. Infatti viene prodotto nei frantoi grazie a macchine separatrici di nocciolino che con un procedimento prettamente meccanico separano il nocciolino dalla sansa vergine di oliva. Inoltre sprigiona un potere calorifico 4.900 Kcal/Kg. Infine si tratta di un prodotto economico, buono, facile da reperire che permette di risparmiare sui costi di riscaldamento.