Per le partite Iva potrebbero arrivare presto, ma non tanto, importanti novità. Sembra infatti che non vi siano contrasti sull’ipotesi di una flat tax allargata fino a 100.000 euro, inoltre sono previste novità anche per la fatturazione elettronica, ma i tempi potrebbero essere diversi da quelli attesi.
Ipotesi di flat tax allo studio: allargata e incrementale
Attualmente ad avere i benefici della flat tax al 15% sono imprese e professionisti con un volume di ricavi o profitti non superiore a 65.000 euro. Naturalmente il prezzo da pagare è il non poter effettuare la deduzione delle spese con il metodo analitico, ma con quello forfettario determinato in base ai coefficienti di redditività indicati per le diverse tipologie di attività svolta. In campagna elettorale si è spesso parlato di flat tax e ciò che sembra chiaro è che si procederà su due strade: per le imprese e per i professionisti ci sarà la flat tax allargata fino a 100.000 euro. Ricordiamo che il regime è sempre opzionale.
Per i privati, cioè chi non agisce come impresa e non ha partita Iva si applicherà solo la flat tax incrementale, ma attenzione, la stessa avrà come reddito base non quello dell’anno precedente, ma la media dei redditi dei tre anni precedenti.
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Flat tax: provvedimento rimandato alla prossima primavera
Su questa base sembra che ci sia l’accordo, ma dalle indiscrezioni provenienti dal Governo, non sembra che questa misura sarà introdotta nei prossimi mesi o a partire dal primo gennaio 2023. Da quanto emerge, il Ministro Giorgetti sarebbe preoccupato per le coperture, il prossimo decreto, probabilmente varato già venerdì prossimo, dovrebbe aiutare le famiglie e le imprese a far fronte ai rincari energetici fino al 31 dicembre 2022. Subito dopo il Governo dovrà iniziare a lavorare alla manovra di bilancio per evitare l’esercizio provvisorio di bilancio.
Uno dei problemi relativo alla manovra di bilancio sarà trovare le coperture, proprio per questo motivo appare abbastanza difficile riuscire già nella manovra a inserire anche l’allargamento della platea dei soggetti che possono accedere alla flat tax e la flat tax incrementale per i lavoratori dipendenti.
Come detto a indicare tali difficoltà e dettare la tempistica è il Ministro dell’Economia Giorgetti che ha anche ipotizzato una possibile introduzione nella primavera prossima.
Salta l’obbligo di fatturazione elettronica obbligatoria da gennaio 2023
Nel frattempo sembrano esservi anche novità per quanto riguarda la fatturazione elettronica. Dal primo luglio 2022 in Italia c’è l’obbligo di fatturazione elettronica per i forfetari con redditi e ricavi superiori a 25.000 euro. La norma prevedeva poi l’estensione a tutti i forfetari dell’obbligo di fatturazione elettronica a partire dal 1° gennaio 2023. Sembra che tra le ipotesi allo studio vi sia l’eliminazione di tale obbligo. Questo implica che coloro che hanno aderito a un regime di vantaggio (minimi forfetari) non saranno obbligati dal 1° gennaio alla fatturazione elettronica se hanno un volume di ricavi e profitti non superiore a 25.000 euro.