Si a camini e stufe a legna contro il caro energia, sottraendosi ai divieti ambientali, è possibile se a dirlo è il sindaco della città.
Si a camini e stufe a legna, per combattere il caro energia
Il caro energia costringe sempre più gli italiani a cercare delle misure alternative per risparmiare sulle bollette di gas ed energia elettrica. In particolare sono sempre più diffuse le stufe a pellet e gli impianti fotovoltaici per la produzione di calore e di energia. Tuttavia quanto non ci sono queste disponibilità economiche, e non basta neanche il bonus energia, qualcuno è tornato alle vecchie tradizioni.
E così molti sono tornati a voler accendere i camini e le stufe a legna. Anche perché comincia il primo freddo e la gente deve pur difendersi. Una scelta che potrebbe sembrare molto interessante, se non fosse che non è praticabile. Infatti in alcune regioni non si posso utilizzare, perché inquinano troppo e sono state bandite da già tempo. Ma c’è un’eccezione che potrebbe confermare la regola.
Si a camini e stufe in legna, il caso in Emilia Romagna
In Emilia Romagna dal primo ottobre 2022 al 30 aprile 2023 sono entrate in vigore le misure previste per combattere l’inquinamento e migliorare la qualità della vita. Tali misure impongo il divieto di utilizzare, in presenza di riscaldamento alternativo, delle caldaie a biomassa legnosa e camini aperti, fino a 2 stelle comprese. Soprattutto nei comuni classificati non montani, situati sotto i 300 metri di altitudine.
Ma le cose sono cambiate e possono cambiare, grazie alla decisione del Sindaco di Rimini. Il sindaco Jamil Sadegholvaad ha scelto di soprassedere alle misure anti-smog della Regione e concedere l’accensione anche delle stufe vietate, sospendendo almeno per quest’anno, l’adozione delle misure salva ambiente. La sua è stata una scelta per cercare di non avere un inverno troppo gravoso sulle tasche dei cittadini a causa dei caro energia.
Il comunicato del sindaco di Rimini
Come chiarisce nell’ordinanza firmata dal Sindaco: “Sarà solo per quest’anno. In questo momento non posso non tenere conto della vera e propria emergenza energetica, con il caro bollette che si sta abbattendo come una mannaia sulle spese e sulle condizioni di vita delle famiglie, e che ancor più si abbatterà nelle prossime settimane“.
Quindi è chiara la volontà di aiutare le famiglie. Tanto che il Sindaco ha chiesto anche ai suoi “colleghi” delle altre città emiliane di adottare la stessa misura. Magari così spingendo anche altre regioni come la Lombardia o il Piemonte di avere un confronto con il Governo proprio sulle misure antismog e la crisi che vivono i cittadini.