Con il Messaggio 3684 del 7 ottobre 2022 l’Inps ha aggiornato il modulo per presentare la domanda per ottenere il reddito di cittadinanza.
Modulo domanda Reddito di cittadinanza: aggiornato il quadro su precedenti penali
La legge di bilancio 2022 ha introdotto delle novità sul reddito di cittadinanza e proprio per questo motivo l’Inps ha aggiornato il modulo per inoltrare la richiesta. Nel nuovo modulo devono essere inserite informazioni aggiornate inerenti le misure cautelari e le condanne in capo al beneficiario e al proprio nucleo familiare. Ricordiamo che la commissione di alcuni reati, a breve elencati porta alla decadenza del beneficio e all’impossibilità di riconoscere lo stesso per 10 anni dalla condanna definitiva.
Il nuovo Quadro F del modulo prevede la separazione dei dati relativi all’applicazione di misure cautelari e condanne relative al beneficiario da quelle relative agli altri appartenenti al nucleo familiare.
I reati che portano alla revoca del Reddito di Cittadinanza
Ecco le tipologie di condanna previste nel codice penale che fanno scattare la revoca del reddito di cittadinanza.
- 270 bis codice penale: associazioni con finalità di terrorismo anche internazionale;
- 280 codice penale: attentato per finalità terroristiche o di eversione:
- 289 bis codice penale: sequestro di persona per finalità di terrorismo o di eversione;
- 416 bis: associazione di tipo mafioso e aggravanti;
- 416 ter: scambio elettorale politico-mafioso;
- 422: strage;
- 600: riduzione o mantenimento in schiavitù;
- 600 bis: prostituzione minorile;
- 601: tratta di persone;
- 602: acquisto e alienazione di schiavi;
- 624-bis: furto in abitazione;
- 628: rapina;
- 629: estorsione
- 630: sequestro di persona a scopo di estorsione;
- 640-bis: truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche;
- 644: usura;
- 648: ricettazione;
- 648-bis: riciclaggio;
- 648- ter: impiego di denaro, utilità o beni di provenienza illecita;
- articolo 7 comma 1 decreto 4 del 2019: false documentazioni per ottenere il reddito di cittadinanza;
- articolo 7 comma 2 decreto 4 del 2019: mancata comunicazione delle variazioni del reddito;
- concorso di reati e recidiva.
Le condanne definitive per i reati visti portano alla decadenza immediata dal diritto a percepire il reddito di cittadinanza e all’impossibilità di riottenerlo nell’arco di 10 anni.
L’Inps sottolinea che sarà effettuato il controllo automatizzato nel Casellario centrale per tutti i percettori del reddito.