Il pignoramento presso terzi riguarda i crediti che un debitore ha verso terzi. Ma come fare per nascondere i soldi, ecco le strategie più usate.
Pignoramento, il conto corrente può essere pignorato
Il conto corrente può essere oggetto di pignoramento. La giacenza che può essere oggetto di ingiunzione è la parte che eccede il triplo dell’assegno sociale. Quindi se il valore dell’assegno sociale è pari a 468,28 euro il calcolo è presto detto: 468.28 x 3 = 1.404,30. A questo punto se si hanno sul conto solo mille euro questo non può essere attaccato. Mentre invece si ha un saldo maggiore, ad esempio 3.000 euro la parte eccedente può essere pignorata. Per tornare sempre ad un esempio, se si ha un saldo di 3.000 euro, occorre fare la differenza con 1.404,30 per un importo di 1.595,70, parte attaccabile da un’azione di pignoramento.
Anche lo stipendio può essere pignorato. A differenza delle pensioni, non occorre rispettare il limite imposto dall’assegno sociale, ma vige la regola del quinto dello stipendio. Se il creditore è Agenzia Entrate Riscossione, valgono i limiti predetti ossia: un decimo per stipendi sino a 2.500 euro, un settimo per stipendi sino a 5.000 euro, un quinto per stipendi sopra 5.000 euro.
Pignoramento, dove nascondere i soldi?
Il modo più semplice per non farsi pignorare il conto corrente è svuotarlo e portare i soldi a casa. Ma attenzione perché su quel conto non devono essere accreditate altre somme. Perché in quel caso verrebbero prese per la copertura del debito. Non solo il prelievo deve essere graduale, altrimenti lo svuotamento immediato sarebbe sospetto, oltre che far scattare un accertamento. Anche perché se si prelevano i soldi quando il conto corrente è già pignorato si commette un reato.
L’articolo 388 del codice penale stabilisce: Chiunque sottrae, sopprime, distrugge, disperde o deteriora una cosa di sua proprietà sottoposta a pignoramento, ovvero a sequestro giudiziario o conservativo, è punito con la reclusione fino a un anno e con la multa fino a euro 309. Infine spostare i conti in un altro conto non ha senso, anche perché attraverso l’anagrafe dei conti è possibile rintracciare i movimenti e i reali intestatari.
Altre strategia per non farsi prendere i soldi
Altro modo per non farsi prendere i soldi è farsi rilasciare dalla banca un assegno circolare a proprio nome o a quello di un parente o amico. Ebbene l’importo è come se venisse bloccato, per poi essere versato dopo aver pagato il debito e si avranno circa 3 anni di tempo per farlo.
Altra tecnica è quella di investire in una polizza vita. Queste non sono, ad oggi, pignorabili. L’ultima soluzione è quella di utilizzare le famose carte “usa e getta”. Si tratta di carte che una volta svuotate non possono essere ricaricate e quindi si gettano. Non presentano sul fronte il nome dell’intestatario, ma ormai sono in disuso.