Dall’Agenzia Dogane e Monopoli arrivano importanti novità per i tabaccai: è stato completato l’iter per togliere l’obbligo di accettare i pagamenti con il pos per sigarette e marche da bollo.
Commissioni bancarie non si conciliano con i guadagni su tabacci e valori bollati
Ad annunciare questa importante novità è stata la Federazione Italiana Tabaccai durante T2000 in Tour di Catania. Tutto parte dalle proteste dei tabaccai che hanno sempre sottolineato che il guadagno molto basso su sigarette e valori bollati, che ricordiamo sono beni messi a disposizione dai Monopoli di Stato e dall’Agenzia delle Entrate ( per quanto riguarda le marche da bollo) mal si conciliavano con i costi che i tabaccai devono sopportare accettando i pagamenti con il Pos. Le commissioni bancarie infatti vanno a mangiare il risicato guadagno che si hanno su questi prodotti e non potendo applicare una politica dei prezzi sganciata da quelli imposti dallo Stato, il margine diventa praticamente inesistente.
Tabaccai: evasione inesistente su tabacchi evalori bollati. Inutili i pagamenti con Pos
A ciò va aggiunto che l’obbligo di pagamento con il Pos ha la sua ragione di essere nel tentativo di evitare l’evasione fiscale, ma di fatto per queste due categorie di prodotti, cioè sigarette e valori bollati, l’evasione fiscale non è praticabile. I tabaccai infatti emettono le marche da bollo con procedura telematica attraverso l’Agenzia delle Entrate. Le sigarette invece sono distribuite attraverso i Monopoli. L’associazione Federtabaccai ha espresso soddisfazione per questa scelta adottata da Marcello Minenna, direttore dell’Agenzia Dogane e Monopoli.
Nei mesi scorsi più volte i tabaccai hanno ricevuto denunce dai clienti perché non avevano accettato i pagamenti con i Pos per cifre irrisorie e questo aveva creato molti problemi alla categoria. Deve essere ricordato che i clienti potranno continuare a chiedere di pagare con il Pos solo che il tabaccaio avrà una maggiore libertà di scelta e potrà accettare tale tipologia di pagamento oppure rifiutarla, naturalmente il cliente sarà libero di rivolgersi altrove.
Il caso che più di tutti ha destato scalpore è quello di un tabaccaio marchigiano che ha ricevuto una multa di 30 euro per avere rifiutato il pagamento di 3 euro con il Pos.
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Bar: non possiamo accettare il pagamento del caffè con il Pos
Un’altra categoria che propone spesso istanze per ottenere la possibilità di rifiutare il pagamento con il Pos è quella dei baristi, molti infatti lamentano i mancati guadagni nel caso in cui il cliente chieda di pagare con moneta elettronica anche il solo caffè. Alcuni hanno deciso di aumentare i prezzi andando però a ledere gli interessi dei clienti che pagano in contanti. Qualcuno ha addirittura imposto il prezzo diversificato in base al metodo di pagamento. Si tratta però di situazioni diverse perché effettivamente mentre per valori bollati e sigarette l’evasione è impossibile, diverso è il caso del caffè infatti la transazione in questo caso potrebbe sfuggire al “tracciamento fiscale”.