La legge di bilancio 2022 ha introdotto il bonus sistemi di accumulo per le energie rinnovabili che consente di avere un credito di imposta fino al massimo del 100% rispetto ai costi sostenuti dal 1°gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 per la realizzazione di sistemi volti ad accumulare l’energia prodotta. Il bonus si può ottenere anche per sistemi di accumulo installati in un secondo momento rispetto alla realizzazione dell’impianto fotovoltaico. A quasi un anno dalla sua introduzione arriva il provvedimento con le modalità operative.
Bonus sistemi di accumulo fonti rinnovabili: arriva il provvedimento attuativo
In questi giorni non sono mancate le polemiche sul fatto che molte misure introdotte nella legge di bilancio non sono mai state completate perché mancanti degli atti attuativi e proprio l’11 ottobre 2022 qualcosa sembra essere cambiato, nel senso che è stato fatto un piccolo passo. Il provvedimento 382045/2022 dell’Agenzia delle Entrate ha definito le modalità operative, inoltre è stato reso noto il modello da utilizzare per presentare l’istanza per il credito di imposta per i sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili previsto dall’articolo 1, comma 812, della legge 30 dicembre 2021, n. 234. Tutti gli atti sono allegati in fondo all’articolo.
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Come e quando inoltrare la domanda per credito di imposta sistemi di accumulo
L’invio della domanda dovrà avvenire esclusivamente per via telematica, la domanda può essere proposta dal beneficiario o da un incaricato alla trasmissione. La presentazione dell’istanza può avvenire dal giorno 1° marzo 2023 al 31 marzo dello stesso anno. In questo arco temporale è possibile anche inviare una nuova domanda in sostituzione della vecchia, ad esempio nel caso in cui ci si renda conto di aver commesso un errore. Entro 5 giorni dalla presentazione dell’istanza viene emessa una ricevuta di presa in carico della domanda, nella stessa si indica se la domanda è stata correttamente proposta, oppure se è stata scartata. Nel secondo caso si indica anche il motivo dello scarto.
Il limite di spesa previsto per il 2022 è di 3 milioni di euro, entro 10 giorni dalla scadenza della presentazione delle domande, l’Agenzia delle Entrate indicherà la percentuale del credito d’imposta riconosciuta a ogni soggetto. La stessa potrebbe arrivare anche al 100% in caso di capienza nel fondo.
Istruzioni per la compilazione
Provvedimento credito fonti rinnovabili