Si è conclusa il 24 ottobre la possibilità di richiedere il bonus psicologo, arrivano i primi dati e parte la seconda fase.
Boom di domande per il bonus psicologo
Che gli italiani avessero bisogno di sostegno psicologico era noto, ma che ci fosse un boom di richieste per poter accedere al bonus psicologo forse pochi se lo aspettavano. Il Bonus Psicologo prevede l’assegnazione di risorse fino a un ammontare massimo di 600 euro a persona per sostenere sedute di psicoterapia. Il valore di ogni seduta è di 50 euro.
Nei primi giorni in cui la piattaforma per inoltrare le domande (26 luglio 2022) è stata aperta le domande pervenute sono state numerose al punto che, secondo i dati disponibili, si stima che in base ai fondi riconosciuti solo una domanda su 10 potrà trovare copertura. Da quanto emerge, il 60% delle domande per il bonus psicologico è pervenuta da giovani. Il fondo stanziato è arrivato a 25 milioni di euro e basterà per dare sostegno psicologico a circa 41.500 italiani, nel frattempo già si guarda al prossimo esecutivo con la speranza che possano arrivare nuovi fondi.
Successive fasi per il riconoscimento del bonus psicologo
Le risorse sono divise su base regionale, dal 1° novembre l’Inps ha 30 giorni di tempo per effettuare l’istruttoria delle domande e quindi valutare quelle incomplete, ad esempio con Isee incompleto e/o difforme. Entro il 7 dicembre ci sarà la pubblicazione della graduatoria dei soggetti ammessi al beneficio e l’Inps ne darà comunicazione a coloro che sono rientrati nel budget con un messaggio.
Insieme all’ammissione si fornisce il codice univoco che dovrà essere utilizzato durante le sedute di psicoterapia. Deve essere ricordato che il beneficiario non riceverà direttamente i fondi, ma un codice da consegnare allo psicoterapeuta che a fronte di una regolare ricevuta potrà poi ottenere il ristorno delle somme dall’Inps per le sedute effettivamente eseguite. Dal giorno della pubblicazione della graduatoria il beneficiario avrà a disposizione 180 giorni per avvalersi del sostegno psicologico, le somme non utilizzate saranno introitate nuovamente nel sistema ed utilizzate per lo scorrimento della graduatoria.
L’Inps nel messaggio 3820 del 21 ottobre 2022 ha sottolineato che per la seconda fase, cioè per l’utilizzo del codice univoco saranno date nuove istruzioni operative da parte della stessa Inps.