Le app salva portafogli stanno avendo un grande successo in questo periodo. Ecco cosa sono e come utilizzare per cercare di risparmiare un pò.
App salva portafoglio, c’è un mondo a parte
L’inflazione vola a quasi il 9%. Arrivare a fine mese è diventato una corsa ad ostacoli, in cui a volte non si arriva al traguardo. Gli importi delle bollette di luce e gas sono da infarto per chi le riceve. Tutto è aumentato, in alcuni casi di pochi centesimi, in altri di molti euro. E così la povertà, circa un italiano su quattro, continua a dilagare. Lenta e inesorabile continua a colpire intere famiglie a cui i conti alla fine del mese non quadrano più. E così si risparmia proprio su tutto.
A dare una mano però sembrano esserci le app salva portafoglio. Sono applicazioni da utilizzare sul proprio smartphone che permettono di dare una seconda vita agli abili, evitare lo spreco alimentare. Ed ancora condividere le spese di trasporto in auto, riciclare, tutto pur di risparmiare. Ecco come funzionano e perché stanno crescendo vertiginosamente.
App salva portafogli, le più utilizzate
A riscuotere maggiore successo è l’app Too Good To go, che mette in comunicazione l’utente e ristoratori, negozi con eccedenze alimentari invendute. Occorre la registrazione e panettieri, pasticceri, supermercati mettono a disposizione l’eccedenze alimentari, ma ad un prezzo vantaggioso. Almeno lo sconto è pari ad un terzo del loro valore. L’impatto della crisi sulle famiglie è stato talmente tangibile che, solo nel mese di settembre, sono stati salvati 500 mila pasti dal macero, contro i 350 mila di media. Inoltre continua sempre a crescere il numero di utenti che si registrano.
Anche il campo della moda cresce tantissimo con l’utilizzo di questo tipo di applicazione. Lo slogan: “Non lo metti? Mettilo in vendita” è ormai un tormentone. E così l’app Vinted permette la compravendita di vestiti usati con circa 6,5 milioni di italiani che scelgono di guadagnare qualche euro extra con ciò che non indossano più. Si dà così una seconda possibilità a capi che magari non piacciono più e rivenderli ad un prezzo da “seconda mano“.
E’ possibile condividere anche l’automobile
I numeri di registrazione sono vertiginosi anche per Auting. Circa 40 mila utenti che condividono l’automobile. Attraverso questa app l’unica piattaforma italiana di car sharing tra privati, pronti a condividere la propria auto, invece che tenerla ferma. Con Auting si può condividere un’auto quando non la si usa, oppure prenotare l’auto più adatta in base alle proprie esigenze di viaggio, tra quelle messe a disposizione tra gli utenti. Si può quindi risparmiare sui costi dell’auto, prendendone e pagandone una solo quando serve.