Il superbonus, caro bollette e aiuti alle famiglie sono il fulcro delle prossime elezioni e del nuovo decreto aiuti ter, tutte le novità.
Superbonus rimane un grande dilemma
Il superbonus 110% è uno dei problemi con cui dovrà fare i conti il prossimo Governo. Tra i temi caldi della campagna elettorale ci sono anche il caro bollette e gli aiuti alle famiglie. Tuttavia il superbonus era, visto che ormai i fondi sembrano essere finiti, un’agevolazione fiscale a favore del miglioramento energetico.
Ma tra i suoi effetti però ci sono quelli legati all’aumento dei prezzi nel mercato dell’edilizia. Non solo si è creato un grande disallineamento di cassa tra le imprese e le criticità nell’acquisto del credito da parte di banche e società creditizie. Insomma sembra che in questo momento gli unici cantieri, con superbonus, sono quelli che sono già attivi con un inizio di lavori pari almeno al 30%. Ma ormai il superbonus è destinato ad arrivare al capolinea. Se invece la sinistra dovesse essere riconfermata al Governo, le cose potrebbero andare diversamente, ed essere rimodulato.
Superbonus e caro bollette, un argomento in sospeso
In merito al caro bollette la situazione è come appena. Infatti sembra che non ci siano ulteriori misure a frenare l’andamento dei costi energia. A confermarlo è anche la destra, pronta invece a firmare un vero e proprio decreto energia. Mentre i sindacati spingono verso misure che cerchino di tutela la produzione delle imprese, ma nessun decreto in vista.
Sembra invece essere confermato il bonus sociale per le bollette di coloro che hanno un ISEE fino a 12 mila euro fino a fine anno. Giovedì comunque è prevista la discussione in merito alle prossime proposte. Anche se in Europa, si sta decidendo sul prezzo massimo al gas, per una sensibile diminuzione del costo in bolletta.
Gli altri aiuti alle famiglie
Possibile la proroga dei crediti d’imposta per le imprese assicurati per ora fino al 30 settembre e il cui rinnovo, anche per l’ultimo trimestre, costerebbe ai prezzi attuali, secondo le stime dei tecnici, circa 6,8 miliardi. Mentre ancora non si sa che fine farà il sismabonus o le altre misure volute da governo uscente.
Inoltre, accanto a questa ipotesi si sta ragionando al ritorno alla rateizzazione delle fatture per le famiglie che prevede la possibilità di piani di pagamento in 10 rate. Ma tutto è rinviato a settimana prossima, quando al Parlamento dovrebbero essere firmati tutti i punti contenuti nel prossimo decreto aiuti. Poi si va dritti alle elezione del 25 settembre, dove il nuovo Governo dovrà subito cercare di mettere in campo delle misure per aiutare imprese e famiglie.