Nel mese di ottobre i pensionati ricevono una buona notizia, infatti per i redditi inferiori a 35.000 euro scatta l’aumento del 2%. L’obiettivo è dare un anticipo sull’aumento che dovrebbe poi scattare a gennaio. Chi ha la possibilità di controllare il cedolino della pensione online (serve lo SPID), potrà già verificare i nuovi importi conseguenti alla rivalutazione della pensione.
A chi spetta la rivalutazione della pensione di ottobre?
L’aumento anticipato a ottobre 2022 sarà erogato ai pensionati che percepiscono un importo mensile fino a 2.692 euro mensili lordi. In teoria una pensione di 1.000 euro dovrebbe ricevere un aumento di 20 euro, ma il calcolo deve essere fatto sul lordo e non sul netto (notizia positiva) e su questo incremento sarà comunque calcolato un incremento anche dell’Irpef dovuta.
L’aumento sarà calcolato con questo criterio per pensioni lorde fino a 2095,31 euro l’aumento sarà al 100%, per gli importi superiori la rivalutazione avverrà al 90% e non al 100%. Per gli importi lordi superiori a 2.621,7 euro, cioè 5 volte il minimo la rivalutazione avviene al 75%. Quindi più la pensione è alta e minore è la quota che viene rivalutata.
Conguaglio di novembre con rivalutazione della pensione e bonus 150 euro: a chi spettano?
A ciò dobbiamo aggiungere che nel mese di novembre ci sarà un ulteriore conguaglio dello 0,2%, questo implica che, rispetto al mese di ottobre, nel mese di novembre vi sarà un altro piccolo aumento, circa 2 euro per una pensione da mille euro. Questo aumento viene riconosciuto a tutti, cioè senza il limite massimo di 2,692 euro.
Ricordiamo che nel mese di novembre sarà corrisposto anche il bonus di 150 euro previsto dal decreto Aiuti Ter e riconosciuto a coloro che hanno avuto nel 2021 un reddito inferiore a 20.000 euro. Infine, ricordiamo che a dicembre sarà erogata la tredicesima mensilità e sulla stessa viene applicato l’incremento del 2,2%. Insomma piccole somme che possono aiutare soprattutto nei mesi invernali a far fronte agli aumenti determinati dal caro energia.
Nel mese di gennaio dovrebbe essere l’aumento definitivo sui dati relativi all’inflazione registrata nel 2022, questa è circa all’8%. Non manca però chi ha iniziato a fare i calcoli e ha ipotizzato un’incapienza nelle casse dell’INPS per gli aumenti di gennaio. Non resta che aspettare.