La parola d’ordine per il 2022 è “risparmiare” soprattutto sui consumi elettrici e per il riscaldamentro. Proprio per questo sono in molti a chiedersi se sia più conveniente avere un riscaldamento autonomo o centralizzato, in realtà entrambe le forme hanno vantaggi e svantaggi economici. Vediamo cosa conviene di più.
Quali sono le caratteristiche del riscaldamento centralizzato e in quali casi conviene?
Il riscaldamento centralizzato è utilizzato nei condomini, prevede l’installazione di una caldaia di cui usufruiscono tutti gli inquilini, si tratta evidentemente di una caldaia di grosse dimensioni da allocare in appositi spazi. Il riscaldamento centralizzato prevede che i condomini si accordino sull’uso comune e in particolare orari di accensione e orari di spegnimento, impostazione della temperatura. Gli orari e la temperatura per il 2022 hanno in realtà i limiti previsti dalla legge anche in base alla fascia climatica, quindi c’è poco spazio di movimento.
Alcuni ritengono che il riscaldamento centralizzato di fatto porti un risparmio perché non è necessario per il proprietario curare la manutenzione ordinaria che deve essere almeno annuale e che assicura efficienza all’impianto. Questo è però valido solo in parte perché di fatto la caldaia centralizzata ha bisogno anch’essa di manutenzione e di conseguenza, pagando le spese condominiali, viene caricata anche questa spesa.
Tra i vantaggi del riscaldamento centralizzato vi è un minore impatto ambientale, infatti avere in funzione una sola caldaia centrale consente di avere minori emissioni rispetto al funzionamento a regime di più caldaie. Anche dal punto di vista estetico potrebbero esservi dei vantaggi con il sistema centralizzato.
Perché conviene il riscaldamento autonomo?
Il riscaldamento autonomo prevede che ogni unità immobiliare abbia una propria caldaia, la stessa è di dimensioni ridotte rispetto alla caldaia centralizzata. Naturalmente vi è un investimento iniziale importante, grazie però alle agevolazioni fiscali è possibile acquistare una caldaia a condensazione sfruttando gli incentivi fiscali che, senza Superbonus 110%, sono pari al 65%. Con una manutenzione costante è possibile mantenere l’impianto di riscaldamento autonomo efficiente e quindi ridurre i consumi, ma soprattutto è possibile rispettare i limiti orari e di temperatura previsti dalla legge, ma scegliendo in modo autonomo gli orari, ad esempio potrebbe far comodo accendere il riscaldamento a tarda sera e non nel pomeriggio, come accade con la maggior parte degli impianti centralizzati.
Con il riscaldamento autonomo è inoltre possibile scegliere anche di ridurre ulteriormente la temperatura impostata, insomma se vi sono particolari esigenze di risparmio, è importante gestire l’uso come meglio si crede, ad esempio anche passando del tempo in casa di parenti evitando di accendere il riscaldamento.