La notizia è di quelle che molti giovani attendono. Il giudice ha infatti annullato un bando di concorso per la Guardia di Finanza in quanto prevede l’esclusione di candidati per la presenza di tatuaggi.
Il caso
La vicenda prende il via dalla Sicilia, un candidato infatti propone ricorso avverso la sua esclusione a causa di due tatuaggi sulla gamba, in zona sovramalleolare, che hanno portato alla esclusione al momento degli accertamenti psico-fisici. La difesa del ragazzo parte dal presupposto che la divisa militare maschile in nessun caso prevede l’esposizione di tale zona e di conseguenza i tatuaggi resterebbero sempre coperti.
Tar Lazio: il tatuaggio non può portare all’esclusione dal concorso in Guardia di Finanza
Il Tar del Lazio riconosce le sue ragioni infatti, sottolinea il Tar, la normativa primaria “si limita a imporre un aspetto esteriore del militare decoroso – tale da consentire il corretto uso dei capi di equipaggiamento previsti“.
Il Tar del Lazio ha quindi inteso favorire il massimo accesso ai concorsi pubblici senza discriminazioni limitative che non trovino riscontro in cause di esclusione espressamente previste.
C’è discriminazione di genere?
A questo punto potrebbe però aprirsi un altro varco alla discriminazione e in questo caso sarebbe di genere. Infatti i legali hanno sottolineato che il ricorso è stato presentato perché “la divisa maschile copre sempre il polpaccio“, questo però non capita con le donne che tra le divise hanno anche il tailleur con gonna. Questo potrebbe indurre a pensare che, siccome la zona sovramalleolare per le donne può essere in vista, per le candidate di sesso femminile continua a trovare applicazione l’esclusione dal concorso. Si creerebbe così una vera e propria discriminazione di genere perché persone che si trovano nella stessa condizione potrebbero essere escluse dal concorso solo perché la divisa per loro prevista comprende anche la gonna.
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