Cartelle esattoriali: quali non si pagano più?

tregua fiscale

In questa rapida guida andiamo a vedere come comportarsi davanti all’arrivo delle cartelle esattoriali, per il calcolo finale da versare al Fisco.

Cartelle esattoriali: quali pagare e quali no

Spesso ci si ritrova davanti ad una combinazione di cartelle esattoriali differenti, alcune inerenti ad anni passati. E a tal proposito viene da chiedersi quali sono ancora attive a pagarsi e quali no.

Anche perché molto spesso viene inviata al debitore un’unica cartella di pagamento, senza il calcolo finale da sborsare. Vediamo quindi come comportarsi.

Può capitare, dunque, che molti italiani si trovino di fronte debiti riferiti a molti anni fa e che nessun ufficio si è mai preso la briga di cancellare senza un ordine di un tribunale. Talvolta, capita anche che qualcuno, per incompetenza o distrazione, paghi ciò che non è dovuto pagare. Ecco perché andremo a vedere dunque come fare questa semplice verifica.

Cartelle condonate, come funzionano

Innanzitutto, prima di andare ad indicare l’elenco delle cartelle che, a causa del decorso di tempo, non vanno più pagate, va ricordato che il Governo Conte ha condonato tutti i debiti iscritti a ruolo nel periodo che va dal 2000 al 2010 di importo fino a mille euro. Questi non vanno, quindi, pagati. La cancellazione dagli elenchi dell’Esattore è qualcosa che avviene automaticamente, senza richiesta del contribuente. Nella stessa cartella potremmo trovare riportati anche più ruoli, per cui il totale della cartella può superare mille euro: l’importante è controllare che il singolo tributo non sia superiore di mille euro.

Tutti i contribuenti possono usufruire e beneficiare del condono. Il condono ovviamente riguarda sia le cartelle prescritte che quelle non prescritte.

Estratto della cartella, come verificare

Ciascuna cartella di pagamento deve essere “motivata”, ovvero contenere un dettaglio nel quale sono indicati gli estremi delle imposte non versate. Vediamo i dati utili ai fini della questione di seguito:

  • il tipo di tassa (Imu, Irpef, Iva, bollo, ecc.) e il relativo codice;,
  • l’anno a cui il tributo non versato si riferisce ed in cui andava pagato;
  • gli oneri di riscossione e gli interessi
  • il numero di ruolo e la data in cui il ruolo è stato reso esecutivo;
  • l’importo del tributo iscritto a ruolo;
  • il nome dell’ente impositore (Agenzia Entrate, Comune, Regione, Inps, ecc.);
  • il responsabile del procedimento di iscrizione a ruolo a cui rivolgerti.

In caso, il contribuente avesse ricevuto un’ intimazione di pagamento (ovvero con cui è sollecitato un pagamento che si sarebbe dovuto già fare entro 60 giorni dalla notifica della cartella esattoriale e che non è stato eseguito) si vedrà anche:

  • il numero della o delle cartella/e di pagamento non versate;
  • la sua data di notifica.

Qualora non riusciate a trovare tali dati o si fosse smarrita la cartella si potrà chiedere un estratto di ruolo online o allo sportello in cui troverai tutti i dettagli che ti servono.

Alla fine della fiera, ciò che più è importante per stabilire quali cartelle non si pagano più è la data di riferimento dell’imposta o la data di notifica dell’ultima cartella, in caso di intimidazione.

Se la data supera i termini specifici, vuol dire che si è formata la prescrizione e che quindi non sarà dovuto pagare nulla. Il tutto però a condizione che nel frattempo non abbiate mai ricevuto una raccomandata con un sollecito, la quale avrebbe l’effetto di interrompere i termini e farli decorrere da capo.

Alcuni esempi di termine in scadenza

Per quanto riguarda la data Irpef, ad esempio, se la cartella di pagamento indica che non è stato pagato l’Irpef, non sono da pagare le somme che si riferiscono a più di 10 anni da quando è stata ricevuta la cartella stessa. Se invece si tratta di una intimazione di pagamento, devono essere decorsi 10 anni dalla notifica della cartella.

Per quanto riguarda, invece Imu, Tasi e Tari, sono di competenza comunale e come tutte le imposte locali cadono in prescrizione dopo un tempo di cinque anni.

Questo, dunque, è quanto di più utile e necessario da sapere in merito alla questione delle cartelle esattoriali.

Informazioni su Davide Scorsese 348 Articoli
Appassionato di scrittura, ho collaborato per diverse testate online tra le quali ricordiamo BlastingNews.com e NotizieOra.it. Ama cinema e scrittura, fin dalla tenera età, studia recitazione e consegue una formazione attoriale nei teatri off partenopei.