Il bonus connettività per professioni e possessori di partita Iva sta riscuotendo notevole successo, vediamo di cosa si tratta.
Bonus connettività, si a luoghi di lavoro ed abitazione
Il bonus connettività è ancora disponibile. Prevede un voucher per la banda ultra-larga che va da un minimo di 300 euro ad un massimo di 2.500 euro. Il bonus connettività potrà essere richiedibile entro il 15 dicembre 2022, oppure fino ad esaurimento dei fondi stanziati, come già successo come con il superbonus 110%.
Una dotazione finanziaria di ben 590 milioni per migliorare la connessione Internet del proprio studio o dell’abitazione, qualora questa venga utilizzata anche come luogo di lavoro. Effettivamente sono molte le persone che utilizzano un immobile ad uso misto, cioè sia come attività lavorativa che abitazione personale.
Bonus connettività, è in corto circuito
Il Bonus connettività è richiesto da molti professionisti e possessori di partita Iva. Ma il meccanismo di funzionamento e distribuzione sta creando un piccolo corto circuito. Circa l’85% del plafond è ancora disponibile, ma in certe Regioni sembra essere più difficile puntare al voucher da 2.500 euro. Anche perché il fondo è destinato soprattutto per le Regioni del sud, che sembra ne abbiano maggiore bisogno.
Così, su 589 milioni di euro totali, la Sicilia ne ha disponibili 117, la Campania 106, mentre Toscana e Lazio si accontentano di 15 a testa, 20 la Lombardia. Poi, le risorse sono così ripartite: il 25% è destinato a voucher di tipo A, il 50% a quello B e il restante 25% al voucher C.
I fondi sono gestiti da Infratel Italia, una società in-house del Ministero dello Sviluppo Economico e da parte del Gruppo Invitalia. La società è operativa dal 2005 ed è il soggetto attuatore dei Piani Banda Larga e Ultra Larga del Governo italiano. Inoltre si ricorda che il bonus prima era solo per le famiglie, poi per le imprese ed ora esteso anche agli autonomi con decreto Mise del 22 aprile 2022 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale 116 del 19 maggio 2022).
A cosa serve il contributo?
Il bonus connettività non serve per cambiare gestore. Ma deve essere usato per effettuare un miglioramento della tecnologia utilizzata in ufficio. Tuttavia i voucher sono di tre tipi: A (300 euro), B (500 euro) e C (2.000 euro) cui possono aggiungersi circa 500 euro per tutti i costi di ricollegamento che potrebbero essere sostenuti.
Il valore del voucher varia a seconda della velocità disponibile presso l’indirizzo del cliente. Anche perché in giro ci sono varie offerte commerciali a chi può accedere. Quindi occorre scegliere il voucher giusto in base alla tecnologia che serve e che può essere più utile sul posto di lavoro.