Nella conversione del decreto Aiuti già votata alla Camera c’è un’importante novità per la cessione dei crediti: le banche potranno a loro volta cedere i crediti alle partita Iva. Ecco cosa cambia.
Superbonus 110%: nel conversione al decreto Aiuti arriva il via libera alla quarta cessione
Buone notizie per coloro che hanno iniziato i lavori per il Superbonus ma hanno i crediti bloccati, infatti arriva un emendamento al decreto legge Aiuti che consente di sbloccare i fondi. Abbiamo visto in un precedente articolo che l’Agenzia delle Entrate ha riferito che ci sono 5 miliardi di euro bloccati nel cassetto fiscale. Allo stesso tempo abbiamo visto che i fondi disponibili per il superbonus 110% sono ormai esauriti. Al fine di sbloccare questa situazione, nel decreto Aiuti che deve ora superare il passaggio al Senato, che sembra però inevitabile, è prevista la possibilità per le banche di cedere ulteriormente i crediti.
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Cessione dei crediti del Superbonus anche ai correntisti
Si tratta dell’ennesima modifica al meccanismo della cessione del credito, infatti la normativa attualmente in vigore prevede che nel momento in cui il beneficiario chiede lo sconto in fattura, oppure cede il credito all’impresa che si occupa dei lavori, questi soggetti possono utilizzare tale credito di imposta per scontare le proprie tasse, oppure possono cedere alle banche o intermediari finanziari.
Con la normativa ora in vigore non ci possono essere ulteriori cessioni. Questo ha però destabilizzato il panorama perché le banche, dopo aver scontato i debiti fiscali che loro stessi hanno maturato, hanno smesso di accettare la cessione del credito, si parla di incapienza fiscale. Tra le piattaforme bloccate vi sono quelle di Poste Italiane, ma anche di moltre altre banche come Unicredit e Intesa.
La norma prevista nel decreto Aiuti mira a sbloccare tale situazione, infatti è prevista la possibilità per le banche e gli intermediari finanziari di cedere ulteriormente i crediti, ma solo a clienti con partita Iva. È espressamente esclusa la possibilità di cedere i crediti a consumatori quindi correntisti senza partiva Iva.
Il decreto Aiuti prevede che questa norma trovi applicazione retroattiva, quindi sarà possibile optare per la ulteriore cessione del credito da parte di banche e intermediari finanziari per cessioni o sconti in fattura comunicate all’Agenzia delle Entrate prima della data di entrata in vigore della legge di conversione del dl Aiuti.