Sos grano, a settembre la pasta potrebbe essere solo un lusso

Sos grano un pò i tutto il mondo. E se continuano con questo trend di crescita del prezzo, da settembre la pasta diventerà un lusso.

Sos grano, la guerra silente che presto darà i suoi effetti

Gli occhi del mondo intero sono rivolti alla guerra tra Russia ed Ucraina. Ma c’è un’altra guerra silente, e di portata ancora maggiore perché coinvolge proprio tutti. E’ la crisi legata al prezzo del grano e a tutti i suoi derivati. I prezzi del grano sono hanno registrato, a livello mondiale, +6% in un solo giorno. Complice anche la ripresa del dialogo tra Cina e Stati Uniti. In particolare la Cina ha mostrato interesse ad acquistare grano straniero.

Ma per chi ne segue l’andamento, questi risultati non promettono nulla di buono. Infatti, se fino ad ora le catene alimentari hanno retto bene agli aumenti, da settembre la situazione potrebbe davvero cambiare. I prezzi sugli scaffali aumenteranno a dismisura. E questo vorrà dire che la pasta, pane, biscotti e gli altri derivati del grano potrebbero diventare un lusso per molte famiglie. Proprio a causa dei prezzi, delle difficoltà di approvvigionamenti e non ultimo per via dell’inflazione che non accenna ad attenuarsi.

Sos grano, quali sono i motivi dell’emergenza

Tra il 2022 ed il 2023 si conteranno, a livello mondiale, meno di 770 milioni di tonnellate di grano. Ma perché mancherà tutto questo grano sui mercati? La prima risposta è molto semplice mancherà il grano ucraino che per l’attuale guerra Mosca non viene immesso nei mercati internazionali.

Anche l’Italia produrrà meno grano del previsto. Ma nel nostro caso il motivo è legato alla siccità con cui il nostro Paese sta facendo i conti in questa rovente estate. Inoltre i costi di produzione sono davvero diventati insostenibili, quindi parecchie aziende potrebbe decide di fermare la coltivazione.

In difficoltà anche il foraggio per gli animali.  E da metà luglio si prospetta una nuova eccezionale ondata di caldo sulla penisola con punte di  40 gradi anche in Val Padana. Proprio in questa parte d’Italia si concentra 1/3 della produzione agricola nazionale e circa metà degli allevamenti dai quali si ricavano i più noti formaggi e salumi di eccellenza Made in Italy. A dirlo è Coldiretti, sempre più preoccupata per la situazione italiana e per l’assenza di piogge.

Difficoltà di approvvigionamento delle materie prime

I problemi non sono solo legati alla produzione, ma c’è carenza anche di materie prime. La crisi dei microchip, ad esempio, fanno si che si aspetti 5 mesi anche una nuova macchina. Mentre l’attesa per un camper potrebbe essere anche di un anno. E che dire dell’assenza di alluminio, che comincia a dare grandi difficoltà anche nel settore edile. Quest’ultimo già in difficoltà dovuto al superbonus e le lentezze della cessione del credito.

E anche quando ci sono le materie, le aziende di logistica si trovano in difficoltà per due motivi. Non arrivano gli stessi messi anche avevano richiesto per migliorare il servizio di consegna. Oppure anche i costi di trasporto e di consegna dei prodotti grava troppo sulle tasche dei trasportatori. E così aumentano le attese anche per chi compra online un elettrodomestico, un mobile o qualsiasi altro prodotto, soprattutto se non in pronta consegna.

 

Informazioni su Francesca Cavaleri 1644 Articoli
Nella vita sono una piccola imprenditrice nel settore immobiliare. Ho una laurea con specializzazione in Economia e direzione aziendale, ottenuta presso la facoltà di Catania con il massimo dei voti. Mi piace scrivere articoli online, per questo ho avviato da circa 4 anni vari progetti portati a termine con successo. Il saper comunicare credo che sia un'arma vincente. Amo la mia terra, il sole, il mare, la mia famiglia e gli animali. La vita è troppo breve pertanto cerco di viverla nel migliore dei modi.