In Piemonte e Lombardia è già sperimentato da tempo sulle auto e adesso questo strumento arriverà anche in Emilia Romagna. Parliamo di quel particolare strumento che consente anche ai proprietari di auto datate e piuttosto inquinanti, di avere chiaro come e quando circolare con la propria auto. Uno strumento che ha come principio quello di rendere meno differenti possibile le facoltà di circolazione anche a questi automobilisti. Uno strumento che va nella direzione della equità tra cittadini per limare le disuguaglianze tra chi ha una auto inquinante e chi invece è riuscito a comperare una green.
Come funziona questo strumento per le auto
È vero che ormai anche la viabilità su gomma sta vertendo verso i veicoli meno inquinanti. Lo dimostra il fatto che anche sulle auto ormai si va diretti verso la mobilità elettrica. Sono già molte infatti, le auto in circolazione tra elettriche o plugin cioè ibride. Questo è il segnale che le istituzioni contrastano l’utilizzo di veicoli particolarmente inquinanti. I proprietari di auto datate e non in linea con le nuove tecnologie anti emissioni di CO2, sanno bene di cosa si parla. Infatti soprattutto nelle grandi città è nei periodi di emergenza inquinamento, le limitazioni alla circolazione con dei veicoli non di ultima generazione sono già tante e da tempo. Resta il fatto che non tutti possono permettersi il lusso di cambiare macchina e di sostituire quella vecchia ed inquinante con una di ultima generazione. Comperare una auto a emissioni zero non p certo una cosa facile, soprattutto oggi con la crisi economica. Per questo le istituzioni operano con delle normative di salvaguardia.
Move-In, di cosa si tratta?
Anche in Emilia Romagna quindi arriva Move-In, che significa Monitoraggio dei Veicoli Inquinanti. Si tratta di quel progetto che come dicevamo è già attivo in Lombardia in Piemonte e che permetterà ai proprietari dei veicoli che sono assoggettati a determinate limitazioni in materia di circolazione di essere salvaguardati. In pratica grazie ad una scatola nera sull’auto i proprietari dei veicoli inquinanti riceveranno il chilometraggio annuale che potranno percorrere. Sarà proprio la scatola nera a monitorare questo chilometraggio. Naturalmente salvo i periodi di emergenza inquinamento dove le limitazioni saranno sempre le stesse, negli altri periodi dell’anno è sicuramente un vantaggio per chi monterà questa apparecchiatura.
Cosa hanno deciso in Emilia Romagna
“L’obiettivo è quello di offrire eque condizioni di mobilità ai cittadini al di fuori dei periodi emergenziali, applicando però limitazioni chilometriche alla circolazione dei veicoli più inquinanti”. Con questa dichiarazione Irene Priolo, assessore all’ambiente della giunta della regione Emilia Romagna ha confermato l’avvio della sperimentazione. Come si legge sul sito “teleromagna 24.it”, l’assessore ha spiegato che questo è il mezzo con cui i proprietari di questi veicoli eviteranno tutte quelle limitazioni per fasce orarie o per periodi temporali a cui sono assoggettati comunemente. In base alla classe ambientale del veicolo, al proprietario dell’auto verrà concesso di percorrere in un anno un determinato numero di chilometri.
Un occhio di riguardo a chi usa l’auto in maniera virtuosa
Lo strumento permette anche di premiare la virtuosità dell’automobilista. In pratica adottando uno stile di guida parsimonioso dal punto di vista dell’inquinamento, i chilometri da percorrere possono essere aumentati. Una specie di meccanismo di premialità con cui una volta un automobilista può guadagnare più km di ogni anno. Naturalmente i chilometri percorsi che si scalano dal limite massimo prestabilito, sono quelli nelle aree interessate dalle limitazioni, al di fuori dei periodi di emergenza. Per questo adesso toccherà ai vari Comuni che aderiranno all’iniziativa, adeguarsi. E sono naturalmente quei Comuni dove le limitazioni sono attive, adeguarsi per permettere il giusto conteggio dei chilometri percorsi nelle aree a traffico limitato da parte della scatola nera.