Il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha annunciato un nuovo decreto entro il mese di luglio con l’obiettivo di dare alle famiglie ulteriori corposi aiuti. Ecco cosa potrebbe contenere in base alle prime informazioni che stanno circolando.
Conferma taglio accise sui carburanti e taglio del cuneo fiscale
Tra le novità molto attese vi è il raddoppio del taglio del cuneo fiscale che attualmente a dello 0,8% e a breve dovrebbe arrivare ad 1,6% per diventare poi una misura strutturale con la legge di bilancio per il 2023. Questo porterà la busta paga degli italiani ad essere leggermente più corposa.
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Saranno confermati con molta probabilità, e forse aumentati, i tagli sulle accise dei carburanti che ricordiamo sono in scadenza al 2 agosto 2022 e finora sono stati sempre solo confermati senza modifiche rispetto all’assetto iniziale.
Bonus 200 euro una tantum pagato su più mensilità
Tra le ipotesi allo studio vi è la conferma del bonus di 200 euro per ulteriori mensilità, in particolare per agosto e settembre. In realtà sembra poco probabile che gli italiani riescano a percepirlo già ad agosto, il tempo residuo è troppo poco, infatti già nella seconda metà di luglio l’Inps dispone i pagamenti in favore dei pensionati e di conseguenza non avrebbe tempo per inserire anche il bonus, molto probabilmente le estensioni quindi riguarderanno i pagamenti di settembre ed ottobre. Si vocifera che il bonus sarà però dimezzato, quindi non più 200 euro, ma 100 euro.
Estensione bonus sociale
Tra le ipotesi allo studio c’è anche l’aumento della soglia del reddito Isee che consente di avere il bonus sociale che potrebbe passare da 12.000 a 20.000 euro. Lo stesso consente di avere una riduzione della bolletta energetica e si applica in automatico a tutti i nuclei che chiedono il rilascio del modello Isee.
Nella conferenza stampa si è parlato anche della ipotesi di introdurre il salario minimo partendo dai rinnovi dei contratti collettivi maggiormente diffusi nei vari settori.
Naturalmente in questa fase sarà necessario anche tentare di distendere i rapporti con il M5S che minaccia di uscire dal Governo, infatti i rapporti sono inaspriti in seguito all’allontanamento dall’aula per il voto alla conversione in legge del decreto Aiuti.