Il diritto al lavoro agile al 100% dovrebbe scadere il prossimo 31 luglio. Ecco come e cosa potrebbe cambiare dal prossimo agosto
Diritto al lavoro agile, le novità
Lo smart working o lavoro agile è stato una novità del mondo del lavoro portata dal pandemia da Covid-19. Introdotto dalla legge n. 81 del 22 maggio 2017 è stato davvero utile durante la pandemia. Infatti ha comunque permesso a molti lavoratori di svolgere il proprio compito da casa. E dando così continuità all’attività lavorativa senza dover fermare l’azienda. Tuttavia il 31 luglio 2022 è la data per la scadenza del lavoro agile al 100% per alcune categorie di lavoratori. Ma non solo, sono previste anche altre novità.
Ad esempio per i genitori con figli under 14 scade la possibilità di lavorare in modalità agile al 100%. Quindi dal primo agosto i lavoratori dipendenti del settore privato, i genitori di almeno un figlio di età inferiore a 14 anni dovrebbero tornare a lavoro nelle strutture aziendali.
Diritto al lavoro agile, lavoratori più esposti
Stessa cosa vale anche per i lavoratori più esposti, cioè colore che possono usuruire del diritto al lavoro agile in base a valutazioni mediche di maggior rischio di contaggio. Tutto dipende da una combinazione di fattori che riguardano anche aspetti del soggetto come l’età, la presenza di un profilo immunodepresso, malattie oncologiche o all’essere sottoposti a malattie salvavita.
Anche se a dire il vero sono molti i sindacati che chiedono di continuare questa opzione almeno fino al 31 dicembre 2022. Da un lato perché non ci sono le condizioni di sicurezza, visto che i casi di positivi al Covid continuano ad aumentare, dall’altro perché la crisi di governo ha messo in discussione le decisioni fin ora prese.
La sottoscrizione dell’accordo tra le parti
Altra novità scatterà invece a fine agosto. Infatti, se nulla cambia, dal primo settembre 2022 lo smart working sarà possibile solo nel caso di sottoscrizione specifica di un accordo tra le parti. Quindi la possibilità di continua il lavoro agile da casa rimane, ma solo attraverso un accordo che va siglato dalle parti. Mentre fino a fine agosto, il datore di lavoro del settore privato potrà continuare a comunicare l’avvio dello smart working. Anche a più lavoratori, senza stilare accordi formali.