Crisi di governo 2022, cosa potrebbe accadere alle misure del governo?

La crisi di governo 2022 in Italia, pone il dubbio su cosa accadrà alle misure, alle pensioni, ai bonus e a tutte le altre agevolazioni.

Crisi di governo 2022, il reddito di cittadinanza potrebbe svanire

In Italia è crisi di governo con la sfiducia al dimissionario premier Mario Draghi. Mentre la sinistra sembra un pò in pieno caos, la destra punta dritta e compatta alle elezioni previste per il 25 settembre 2022. Ma ci sono delle preoccupazioni per i bonus, pensioni, e agevolazioni già approvati durante questa legislatura.

Il reddito di cittadinanza, il vessillo del movimento cinque stelle, potrebbe scomparire, visto il flop del suo modus operandi a partire dai navigator. Mentre potrebbe essere sostituito da un assegno unico per la validità di un solo anno e che cambia in base al numero dei componenti del nucleo famiglia. Ma se dovesse governare la sinistra, la misura sarà riconfermata, ma con alcuni accorgimenti.

Crisi di governo 2022, che fine faranno le altre agevolazioni

Il capitolo pensioni sembra essere stato rinviato direttamente a gennaio dell’anno prossimo. Tuttavia dal prossimo gennaio dovrebbero scomparire Opzione donna, ape sociale e quota 102. Bloccata anche la riforma del catasto, almeno fino al nuovo governo. A prescindere da chi sarà a governare l’Italia, occorre una nuova politica di revisione che non si può curare con bonus  o vocher. Il decreto aiuti  DL n.50 del 17 maggio 2022, è già stato approvato, ma il lavoro di attuazione non è stato ancora ultimato. Infatti si ricorda che ancora non esiste un decreto attuativo per i lavoratori e lavoratrici autonomi o professionisti in merito al bonus 200 euro.

Anche se alcune categorie come i pensionati e alcuni lavoratori dipendenti lo hanno già preso. Tuttavia il bonus 200 euro potrebbe non essere rinnovato. O per lo meno per i lavoratori dipendenti potrebbe trasformarsi in una decontribuzione, giò dal prossimo decreto aiuti bis. Ma potrebbe essere l’ultimo decreto firmato da Draghi. Ma se guardiamo indietro ancora mancano decreti attuativi con provvedimenti firmati da Conte, che non sono mai stati realizzati come per il bonus occhiali. Mentre  resta ancora attivo l’assegno unico universale per figli a carico e sarà regolarmente percepito, almeno per tutta l’estate.

Superbonus 110%, bonus bollette e taglio delle accise

Nel frattempo anche il superbonus 110% sembra andare in soffitta. Finiti i fondi,  non ci sarà nessuna proroga e questo sembra essere certo. Mentre invece potrebbero essere portati avanti tutti i bonus relativi all’energia verde, anche perché occorre raggiungere le promesse fatte in Europa. Mentre il bonus bollette e taglio delle accise sulla benzina continueranno, sempre se non ci saranno sorprese con il nuovo decreto aiuti bis.

Attenzione al Pnrr che potrebbe essere bloccato. Per il Piano nazionale di ripresa e resilienza l’Italia ha diritto a oltre 200 miliardi di euro in fondi europei, per la ripresa dalla pandemia, fino al 2026.In cambio l’Europa  ha chiesto di approvare una serie di riforme strutturali che adesso potrebbero bloccarsi. Anche il decreto Concorrenza subirà uno spot, come il nuovo codice degli appalti, lo ius scholae e il ddl zan. Tuttavia il premier attuale rimane in carica soprattutto per cercare di placare il caro vita e per le questioni urgenti. Nel frattempo non resta di aspettare l’esito delle elezioni e la formazione del nuovo esecutivo.

 

 

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